Il sito dei lavoratori di Ipse2000

La crisi di Ipse2000, il Consorzio che ha vinto una delle licenze di telefonia mobile UMTS, è scoppiata in modo clamoroso con il congelamento delle attività di realizzazione della rete e la mobilità per gran parte del personale assunto da poco e con un notevole livello professionale. Come nel caso di Virgilio e di Blu, i lavoratori danno visibilità alle proprie preoccupazioni e proteste con un sito autogestito.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2002]

La crisi di Ipse2000, il gestore per l'Umts, uno dei vincitori della gara indetta dal Governo per l'assegnazione delle licenze per l'innovativo servizio di telefonia mobile in Italia, ha comunicato di aver sospeso le proprie attività operative, dopo aver rinunciato ad essere presente nel GSM/GPRS come tutti gli altri vecchi e nuovi gestori di telefonia mobile (Tim, Omnitel, Wind, Blu e H3G).

La crisi è determinata dalle divergenze tra i soci: gli spagnoli di Telefonica, che vorrebbero rientrare a casa per dedicarsi completamente all'UMTS iberico, l'ACEA (azienda municipalizzata romana), e Atlanet, impegnata piuttosto nella fusione con Edisontel e nello sviluppo della fibra ottica per la telefonia fissa.

La sospensione delle attività, tranne quella di acquisizione dei siti, e il mancato rispetto delle precisa tabella di marcia per la realizzazione della rete (cui Ipse2000 è tenuto, come gli altri assegnatari della licenza UMTS), potrebbero portare al ritiro della licenza e al fallimento dell'impresa.

La liquidazione di Ipse2000, che era l'ipotesi più probabile accanto a quella adottata del "congelamento" dell'attività, sembra dunque solo rinviata. Si rimane in attesa di una soluzione "politica" concordata con il Governo, per cedere le frequenze ad altri e rientrare dei 4.000 miliardi spesi per l'acquisto della licenza.

Di concreto c'è la necessità di ridimensionare gli organici, non si sa ancora di quanto ma certo pesantemente. Il ridimensionamento avverrà con un processo di ricollocazione volontaria sul mercato del lavoro di una parte dei dipendenti, che sono circa 600, di cui 130 con contratto formazione lavoro.

La dispersione di una parte importante del ricco patrimonio di professionalità tecniche di Ipse2000 sarebbe solo il primo atto di una vicenda dall'esito scontato per tutti i lavoratori.

Per dare il massimo della visibilità alle preoccupazioni per il proprio futuro, i lavoratori di Ipse2000, come già avevano fatto quelli di Virgilio e di Blu, hanno dato vita a un sito ricco di creatività, di ironia e naturalmente di informazioni.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

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