L'ultimo firmware di Sony violerebbe una direttiva europea. Un utente ottiene il rimborso di 95 euro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-04-2010]
L'hacking non è l'unica via per ribellarsi contro la decisione, presa da Sony, di eliminare con l'ultimo firmware l'opzione che permetteva di installare Linux sulla PlayStation 3: c'è anche chi ha provato a elevare una protesta formale verso il proprio rivenditore.
Iapetus, moderatore del forum NeoGAF, a suo tempo ha acquistato da Amazon UK una PS3: quando Sony ha rilasciato il famigerato firmware 3.21, Iapetus si è rivolto ad Amazon chiedendo un rimborso a causa della rimozione della funzione OtherOS. E Amazon l'ha concesso.
Né poteva fare diversamente: la direttiva europea 1999/44/EC stabilisce che i beni in vendita debbano essere "conformi alla descrizione fatta dal venditore" e possedere "le qualità del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello"; inoltre devono anche essere "idonei ad ogni uso speciale voluto dal consumatore e che sia stato da questi portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato".
In questi casi Amazon prevede un rimborso pari a circa il 20% del valore dell'oggetto, e ha operato in questo modo in ottemperanza alla legge europea nonostante la garanzia della PS3 in questione fosse ormai scaduta.
Ora resta da vedere se Amazon - tenuta al rimborso dall'Europa in quanto venditore - girerà il conto a Sony, e se l'esempio di Iapetus sarà seguito da altri possessori di console; in questo caso, per l'azienda giapponese, sarà forse più semplice ripristinare l'opzione che tante discussioni sta causando.
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