IL TEST DI ZEUS - Un'etichettatice professionale che, grazie al Pc, permette di creare in poco tempo etichette completamente personalizzate o di partire da uno dei molti modelli preesistenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-06-2010]
Compatta e dalle forme arrotondate, armoniose, la LabelWriter 450 arriva in una confezione che comprende, oltre alla stampante stessa, due rotoli di etichette, l'alimentatore e il cavo Usb, il manuale, il Cd con i driver e il programma di gestione e un foglio imbevuto di propano per la pulizia.
Il collegamento dei cavi - quello Usb e quello di alimentazione - avviene in una "nicchia" ricavata nella parte inferiore della stampante: questa posizione fa sì che i connettori non ingombrino e non si trovino in una posizione tale da poterli staccare per sbaglio: l'unica perplessità riguarda la forma del connettore di alimentazione che è a "L" nonostante, vista la posizione, un connettore diritto avrebbe servito meglio allo scopo, non andando a infastidire il cavo Usb come invece succede.
La prima mossa, una volta collegata la stampante alla corrente, è l'installazione del rotolo con le etichette sulla bobina all'interno della stampante: l'operazione non è difficile in sé; inoltre il manuale offre delle istruzioni chiare e al di sotto del coperchio vi sono ulteriori figure che rendono pressoché impossibile sbagliare a inserire le etichette.
A prima vista sembrerebbe che Linux non sia supportato; cercando un po' è possibile tuttavia scaricare dal sito di Dymo i driver per Linux, che andranno compilati. Una volta completata la procedura, la LabelWriter 450 funzionerà anche sotto il sistema operativo open source, riconosciuta tra le stampanti gestite da Cups.
Se i driver non rappresentano un problema, la mancanza del software Dymo Label 8 sotto Linux si fa sentire: il programma è decisamente comodo e facile da usare, e permette di creare e stampare ottime etichette in pochissimo tempo; in sua assenza occorre un po' di pratica e qualche esperimento con quello che il mondo open source ha da offrire.
Non solo all'interno del programma è disponibile una ricca serie di modelli già pronti tra cui scegliere, ma le opzioni di personalizzazione vanno dalla possibilità di inserire disegni e clipart a scelta da quelli presenti di default a quella di utilizzare proprie immagini.
Inoltre, considerato che spesso le etichette vengono usate per riportare indirizzi, il programma include una rubrica interna personalizzabile ma può anche importare i contatti da Outlook oppure da un foglio Excel, da un database di Access, o ancora da file di testo con i dati in formato CSV.
Grazie alla funzione di copia intelligente è poi possibile acquisire il testo da stampare da varie applicazioni, come quelle della suite Microsoft Office.
Una volta scelto il modello di partenza e personalizzato, se necessario, secondo le esigenze, si può naturalmente salvare il progetto e procedere alla stampa tramite il non ignorabile grosso pulsante verde posto al di sotto dell'area di anteprima.
La procedura di stampa è molto rapida; le etichette sono di carta termica; il procedimento utilizzato permette di non doversi preoccupare di dover sostituire anche la cartuccia dell'inchiostro. Inoltre non c'è il rischio di sporcare, né le etichette né altro.
1 - Dymo LabelWriter 450 e LabelManager 260P
2 - Dymo LabelWriter 450
3 - Qualità e semplicità d'uso
4 - Dymo LabelManager 260P
5 - Robustezza e versatilità
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