Facebook, chat e siti per adulteri aiutano mogli e mariti a tradire. Soprattutto i mariti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-10-2010]
Se in Italia l'infedeltà coniugale è in aumento - sono stati infedeli almeno una volta il 55% dei mariti e il 45% delle mogli, secondo l'Associazioni Avvocati Matrimonialisti Italiani (AMI) - la tecnologia dà una mano a chi cerca una relazione extraconiugale.
I social network sono ovviamente in prima fila e, tra questi, Facebook è in naturalmente in testa: "protetti" da uno schermo e una tastiera, gli aspiranti traditori (per lo più maschi cinquantenni) si lasciano andare in modi che forse non sarebbero in grado d'impiegare di persona, nell'attesa di passare poi dal virtuale al reale.
"Gli uomini maturi davanti alla tastiera del persona computer vincono tutte le loro timidezze" - scrive l'AMI - "trasformandosi in romantici 'poeti' ed implacabili seduttori attraverso le varie chat e social network".
L'AMI, che definisce il sito come un esempio di "adulterio tecnologicamente assistito" spiega che esso fornisce anche un apposito pulsante Stop che permette di disconnettersi immediatamente qualora sopraggiunga all'improvviso il legittimo consorte.
La preoccupazione di venire scoperti a tradire via computer non è certo immotivata: pare infatti che la tecnologia sia per gli adulteri non solo d'aiuto ma anche d'intralcio. Il 50% viene scoperto quando la moglie o il marito curiosa sul cellulare del coniuge; il 20% invece ottiene la verità accedendo di nascosto alla posta elettronica del consorte e un altro 20% si affida allo spionaggio attivo (registrando le telefonate, usando telecamere o microfoni nascosti e via di seguito).
Il restante 10% dei casi comprende il frutto delle investigazioni di professionisti, la ricezione di lettere anonime e le confessioni.
Quanto ai luoghi in cui si consumano i tradimenti, secondo l'AMI il 60% avviene nei luoghi di lavoro (in particolare in pausa pranzo, dalle 14 alle 15); il 30% dà origine a relazioni stabili.
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