Negli Usa un giudice dà ragione a una donna che aveva ricevuto numerosi messaggi di sollecito da un agente del recupero crediti tramite Facebook.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-05-2011]
Il quotidiano Usa Orlando Sentinel riferisce del caso di Melanie Beacham, che ha intentato e vinto una causa contro un'agenzia di recupero crediti.
In questo modo l'agenzia aveva reso pubblici tali messaggi a tutta la lista degli amici della donna, comunicando il mancato e ritardato pagamento.
Secondo il giudice, esistono dei limiti per esortare al pagamento: pertanto ha proibito ogni altro messaggio di sollecito tramite Facebook.
Questa decisione costituisce un precedente e stabilisce che anche per i social media valgono le stesse regole che esistono per le chiamate telefoniche e gli SMS.
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