Mandare in riparazione un computer pieno di peli di gatto comporterebbe un rischio biologico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-12-2011]
Tutto inizia quando il fino ad allora felice proprietario di un portatile HP - un Elitebook - scopre che il proprio computer non funziona più, e lo invia all'azienda per una riparazione in garanzia.
Passano i giorni, e finalmente il portatile viene restituito, ma è ancora guasto. Non vi sono spiegazioni allegate e così Chris, il proprietario, telefona al supporto per capire perché l'Elitebook ancora non funzioni.
Ci vogliono tre settimane - come ha segnalato Chris stesso a The Consumerist - prima di riuscire a trovare qualcuno che fornisca una spiegazione, ma il risultato è deprimente: HP dice di aver rifiutato la riparazione in garanzia per via dei peli di gatto scovati all'interno del computer. L'articolo continua dopo l'immagine.
A riprova di quanto affermato, i tecnici inviano a Chris le foto del portatile aperto; secondo il supporto i peli erano presenti in quantità tale da impedire la rotazione della ventola di raffreddamento e causare il surriscaldamento di qualche componente; di qui, il guasto. L'articolo continua qui sotto.
Questi non solo conferma la teoria del surriscaldamento ma sostiene che il portatile in quello stato costituiva un «rischio biologico» e che pertanto la riparazione era impossibile.
A oggi, la situazione non è ancora risolta. HP sostiene che il pelo di gatto è la causa di tutto e che ciò non rientra tra i difetti riparabili in in garanzia; Chris, che ritiene «ridicola» la definizione di «rischio biologico» assegnata al proprio laptop, sospetta che sia tutta una scusa per evitare la riparazione.
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