Gli hosting provider non cancelleranno subito i dati. La EFF fornirà sostegno agli orfani di Megaupload.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-02-2012]
Un filo di speranza è apparso per gli utenti di Megaupload che, pur avendo caricato sulla piattaforma file perfettamente legali, hanno visto i propri dati scomparire insieme a tutti gli altri quando il sito è stato chiuso dall'FBI.
Fino a oggi, infatti, si temeva che i dati sarebbero presto andati persi per sempre: i conti di Megaupload sono stati congelati dagli investigatori federali americani, e quindi non è più possibile pagare le società di hosting per il servizio offerto.
Per usare le parole della Electronic Frontier Foundation, «il governo ha concluso le indagini sui server di Megaupload e sostiene che le aziende che ne sono proprietarie - Carpathia e Cogent - sono libere di cancellarne il contenuto. Per fortuna, queste aziende non hanno intenzione di seguire l'esempio del governo di sparare prima e poi fare domande», conservando i dati per almeno altre due settimane.
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Carpathia Hosting si è inoltre messa al lavoro insieme alla EFF per proteggere i dati degli utenti, annunciando innanzitutto di non avere «piani immediati per il riutilizzo di alcuni o di tutti dei server di Megaupload. Ciò significa che non c'è il pericolo di un'imminente perdita di dati per gli utenti di Megaupload».
EFF e Carpathia hanno poi dato vita al sito MegaRetrieval, al quale possono rivolgersi tutti gli orfani di Megaupload residenti negli USA e che desiderano riavere i propri dati: la EFF ha infatti deciso di tentare tutte le vie legali possibili per restituire il materiale lecito ai legittimi proprietari.
La strada potrebbe essere lunga - Carpathia ha infatti comunicato di «non avere, né di aver mai avuto, accesso ai dati presenti sui server di Megaupload e non ha i mezzi per restituire i contenuti agli utenti di Megaupload» - ma almeno qualcosa si sta muovendo.
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