Megaupload, dati nuovamente in pericolo

Mantenere i server costa: il provider vorrebbe cancellare 25 petabyte di dati, l'archivio di 66 milioni di utenti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-03-2012]

megaupload dati carpathia

Subito dopo la chiusura di Megaupload e l'arresto di Kim Dotcom s'era presentato il problema della conservazione dei dati caricati dagli utenti e improvvisamente diventati non più disponibili.

Al di là di chi utilizzava Megaupload per condividere materiale pirata, infatti, c'erano utenti che si affidavano alla piattaforma di Kim Dotcom per il backup o per la condivisione di file di grandi dimensioni perfettamente legali.

La EFF, in collaborazione con uno degli hosting provider - Carpathia Hosting - aveva anche attivato un servizio per consentire agli utenti di entrare in possesso dei propri dati, ma da allora a oggi i conti dei provider hanno continuato a non venire onorati.

A questo punto si sta raggiungendo rapidamente il momento in cui i Carpathia desiderano spegnere gli oltre 1.100 server per cui nessuno sta pagando i 9.000 dollari al giorno necessari per il mantenimento, ed eliminare i 28 petabyte di dati che costituiscono l'archivio di Megaupload.

Il problema è che da un lato le indagini sono ancora in corso e Carpathia non può disfarsi dei server senza rischiare una accusa per intralcio alla giustizia); dall'altro, sta ricevendo pressioni dalla MPAA affinché non cancelli nemmeno i dati presenti.

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L'associazione vorrebbe infatti che tutto il materiale resti a disposizione per eventuali ulteriori azioni legali, in cui svolgerebbe il ruolo di prova.

La cancellazione è ancora più problematica perché eliminare i dati legittimi potrebbe esporre Carpathia al rischio di accuse mosse dagli utenti che non hanno mai avuto a che fare con la pirateria e potrebbero cercare un modo per avere un risarcimento.

La questione è dunque complicata, e nel frattempo ancora nessuno s'è fatto avanti per pagare i conti dell'hosting provider: un'udienza fissata per aprile dovrebbe porre fine alla questione, forse permettendo agli utenti l'accesso ai dati per il tempo necessario a salvarli.

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