La Commissione Trasporti vara un piano triennale di contributi per chi sceglie mezzi a basse emissioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-05-2012]
Fino a 5.000 euro di incentivi per chi, l'anno prossimo, sostituirà l'automobile acquistandone una elettrica.
È questa la novità più consistente del piano da 420 milioni di euro elaborato dalla Commissioni Trasporti e Attività Produttive della Camera e che il mese prossimo passerà all'esame del Parlamento.
L'idea di fondo è «incentivare la mobilità sostenibile», finanziando la sostituzione dei mezzi inquinanti con altri più moderni e attenti alle emissioni.
Proprio le emissioni di CO2 saranno il parametro che permetterà di determinare l'ammontare dell'incentivo del quale si potrà usufruire.
Chi nel 2013 rottamerà la propria auto e in cambio ne acquisterà una con emissioni di CO2 inferiori ai 50 g/km (ossia quelle elettriche, appunto, o alcune ibride) potrà beneficiare dei 5.000 euro; chi sceglierà un'auto anche tradizionale con emissioni di CO2 comprese tra i 50 g/km e i 95 g/km avrà comunque diritto a un incentivo che però sarà di entità inferiore, ossia 1.200 euro.
Il piano di incentivi, peraltro, non si fermerà il prossimo anno ma continuerà sino al 2015; negli anni successivi, tuttavia, le cifre scenderanno.
Nel 2014, si passerà a 4.000 e 1.000 euro, e nel 2015 si scenderà a 3.000 e 800 euro.
C'è poi un ulteriore vincolo da considerare per poter approfittare di questo sistema: il venditore dovrà concedere uno sconto pari almeno al 30% del contributo statale.
Il piano della Commissione non comprende solo contributi per l'acquisto di auto ecologiche ma anche la realizzazione di una rete di rifornimento per i mezzi elettrici.
La notizia del progetto, intanto, è già arrivata alle orecchie di Federauto, che ha espresso la propria disapprovazione: «In questo momento in cui il mercato degli autoveicoli è a livelli minimi da quando è stata inventata l'automobile, incentivare una singola tecnologia è quanto di più sbagliato si potrebbe fare» ha dichiarato il presidente Filippo Pavan Bernacchi.
Federauto non pare inoltre convinta dal supporto che il Parlamento, pur in ritardo rispetto ad altri Stati europei, sembra voler finalmente dare alla mobilità elettrica: «Per l'elettrico, inoltre sarebbe auspicabile un periodo di sperimentazione, per capire l'impatto delle infrastrutture che si devono realizzare. avvantaggiare una singola tecnologia creerebbe ulteriori squilibri, mentre se venisse adottato il piano presentato al Governo dalla Federazione stessa si otterrebbe il giusto equilibrio tra i brand, le motorizzazioni e le alimentazioni».
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