Il mistero Landi

Michele Landi era un supesperto di informatica, perito giudiziario, stretto collaboratore di Umberto Rapetto: il 4 Aprile 2002 viene trovato morto impiccato nella sua casa di Guidonia Montecelio. Rimarrà, forse, uno dei tanti misteri italiani legati all'oscuro mondo dei servizi segreti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-12-2002]

Michele Landi era uno dei collaboratori più stretti di Umberto Rapetto e del suo Gat, il nucleo specializzato contro i reati informatici della Guardia di Finanza; insegnava informatica all'Università Luiss di Roma, era perito giudiziario e aveva collaborato con il pubblico ministero di Palermo Lorenzo Matassa su casi di mafia.

Era stato anche perito della difesa del ragazzo accusato di essere uno dei killer del professor D'Antona, in base a una scheda telefonica; il suo contributo tecnico era stato determinante per il suo proscioglimento.

Il 4 Aprile scorso Landi viene trovato impiccato nella sua casa di Guidonia Montecelio: l'autopsia in un primo momento accrediterà l'ipotesi del suicidio ma, in un secondo momento, verrà classificato come omicidio. Fin dall'inizio familiari ed amici escludono motivi tali da spingere l'informatico a togliersi la vita e subito l'attenzione si sposta sul Pc di Landi.

Negli ultimi 2 giorni di vita Landi aveva infatti spedito una sola e-mail, mentre questo era il suo normale mezzo di collegamento con il mondo; inoltre il Pc era acceso quando è stato trovato il cadavere. Sono domande legittime che possono trovare risposte di buon senso.

Non troverebbero risposta ipotesi più inquietanti come la cancellazione di documenti nel computer e la violazione del sito "segreto" (certamente molto sicuro) di Landi avvenuta in quei giorni.

Il Ministro Scajola (in seguito dimessosi per le dichiarazioni sul professor Biagi) parla in Parlamento di suicidio; lo fa sia subito dopo la morte, sia in seguito ad interrogazioni parlamentari. Ma il suicidio non è però l'ipotesi su cui lavorano gli inquirenti.

Chi può aver ucciso Landi? Qualcuno che pensava che avesse scoperto qualcosa, vera o solo ipotetica. Ci sono state indagini di mafia e altre indagini: un "fantomatico" agente dei servizi segreti avrebbe rilasciato una dichiarazione a un inviato del mensile Gq, Marco Gregoretti, secondo cui Landi avrebbe collaborato alle indagini sui delitti D'Antona e Biagi e, addirittura, avrebbe scoperto che l'email di rivendicazione del delitto Biagi proveniva da un ministero.

Probabilmente la morte di Michele Landi, un po' esperto, un po' hacker, un po' poliziotto senza divisa, rimarrà avvolta nei misteri della storia italiana: come le stragi, il caso Pinelli, il caso Mauro e tanti altri.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (4)

Stefano
La coscienza non muore mai. Leggi tutto
10-2-2003 21:27

Pier Luigi Tolardo
Grazie per la Segnalazione Leggi tutto
5-2-2003 01:49

http://www.onnivora.net
Michele Landi. Non dimenticare. Mai! Leggi tutto
4-2-2003 23:59

daniele
L a verità Leggi tutto
26-12-2002 23:26

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Come vedi il futuro dell'umanità, in ambito scientifico?
Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

Mostra i risultati (1624 voti)
Maggio 2024
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
MS-DOS 4.00 diventa open source
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 6 maggio


web metrics