Localizzazione all'interno degli edifici, le nuove tecniche

Dove il GPS non arriva ecco UnLoc, una tecnologia basata sui punti di riferimento invisibili.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-07-2012]

localizzazione indoor

I dispositivi che integrano un ricevitore GPS sono ormai così diffusi da aver generato una sorta di dipendenza in chi deve spostarsi anche su brevi distanze.

Questa tecnologia soffre tuttavia di un importante problema: non funziona al chiuso. Nel tempo sono state sviluppate quindi soluzioni alternative - come l'impiego di accelerometri o di sensori in grado di individuare i campi magnetici - che tuttavia hanno sempre mostrato dei limiti.

Ora un team di ricercatori della Duke University (nel North Carolina, USA) hanno sviluppato una nuova tecnica, chiamata UnLoc (abbreviazione di Unsupervised Indoor Localization), che sfrutta alcuni punti di riferimento invisibili.

Il principio è simile a quello utilizzato per dare indicazioni, quando per esempio si suggerisce di «svoltare a sinistra all'altezza della fontana».

Nel caso dei localizzatori UnLoc, i punti di riferimento devono essere qualcosa che i sensori possono rilevare.

Il professor Roy Choudhury spiega: «Per esempio, punti di riferimento possono essere il movimento degli ascensori o le trombe delle scale, poiché i telefonini sono in grado di rilevare il movimento, o certi punti morti dove mancano il segnale Wi-Fi o 3G».

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L'utilizzo di questi punti di riferimento insieme alle tecniche tradizionali - come l'uso dell'accelerometro, del giroscopio e della bussola per valutare la distanza percorsa - permette di far funzionare la localizzazione anche all'interno degli edifici: i sistemi abituali, utilizzati da soli, diventano imprecisi dopo un po', ma UnLoc permette di ricalibrarli ogni volta che si raggiunge un punto di riferimento.

Un altro punto a favore di UnLoc è il fatto che questa tecnica non richiede di mappare in anticipo le zone: «La parte migliore dell'applicazione è che è ricorsiva» spiega He Wang, il dottorando che guida il progetto. «Ciò significa che comincia senza sapere nulla, ma "impara" con il tempo. Così, più viene utilizzata in un dato edificio e più diventa precisa».

Infine, i ricercatori sottolineano che i sensori richiesti da UnLoc sono molto meno affamati energia di un GPS, il che permette di mantenere attiva la localizzazione per tutto il giorno.

UnLoc è già stato sottoposto a un primo test all'interno del campus della Duke University, negli edifici dei dipartimenti di informatica e ingegneria, e ha mostrato di avere un'accuratezza media di circa 1,6 metri.

Secondo il professor Choudhury le applicazioni di questo sistema sono molte: i genitori possono utilizzarlo per ritrovare i figli nei centri commerciali affollati, oppure può tornare utile per ricordarsi dove si è lasciata l'auto in un parcheggio sotterraneo.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

La sola mappatura degli edifici e’ ai limiti della fantascienza IMHO. Ma ammettiamo che possa riuscire. Il passo successivo pero' nasconde il punto debole del progetto. Vado con un esempio: quando entro io nell’edificio (che e’ stato mappato in precedenza) in tasca ho uno smartphone con un accelerometro pensato per fare i videogiochi... Leggi tutto
9-7-2012 15:03

ma anche no, meno cose girano a nostra insaputa sui nostri device facendosi i fatti nostri meglio è :-) ovviamente, libero di installarlo e usarlo chi vuole, ma di obbligatorio mi bastano le tasse :-D Mauro Leggi tutto
9-7-2012 12:35

a differenza di adesso, dove tutti siamo perfettamente isolati? ;-) Mauro Leggi tutto
9-7-2012 12:27

{ice}
@ caralu i porgetti sono sostanzialmente differnti nel progetto Sardo da te segnalato, sono gli stessi proprietari degli edifici a dover fornire mappe e taggare i pnti notevoli. Il progetto dell'articolo invece prevede una rete di milioni di partecipanti capace di auto apprendere Qualcuno prima di me va sull'ascensore del... Leggi tutto
9-7-2012 11:01

Senza andare così lontano, in Sardegna (Sardegna DistrICT Lab + CRS4) si è sviluppato un sistema di navigazione interna pre-caricando una mappa dell'edificio tramite Qrcode: link
9-7-2012 10:36

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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