IE rinnega gli anni di incompatibilità con gli standard, mascherandosi come il browser di Mozilla.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-05-2013]
Con Windows 8 sugli scaffali da mesi e Windows Blue (il prossimo aggiornamento del sistema operativo) in stato di avanzata lavorazione, anche per Internet Explorer 10 è tempo di pensare al futuro.
Il successore, com'è ovvio, si chiamerà Internet Explorer 11 e, dato che sarà incluso in Blue e che questo è sfuggito in Rete, si può già dare un'occhiata a che cosa offrirà.
Una delle caratteristiche più interessanti di questa versione è che pare proprio che Microsoft sia decisa a fare piazza pulita dei vecchi comportamenti non standard del proprio browser, una piaga che affonda le proprie radici nella guerra con Netscape e che è diventata endemica ai tempi di Internet Explorer 6, senza peraltro riuscire a guarire completamente con le versioni successive. L'articolo continua qui sotto.
Alcuni siti - realizzati in questo modo per pigrizia o per chissà quali altri motivi - arrivano a essere costituiti soltanto da pagine compatibili con i comportamenti peculiari di Internet Explorer, creando così difficoltà agli altri browser.
Con l'avvento di Internet Explorer 11, Microsoft ha deciso di cambiare lo user agent da MSIE a IE, evitando così di farsi riconoscere e ottenendo, se esistono, le pagine scritte per gli altri browser.
A Redmond hanno poi deciso di andare oltre e di inserire il comando Like Gecko (come Gecko), dove Gecko è il motore di rendering di Firefox: in pratica, Internet Explorer si maschera da Firefox per essere sicuro di non ricevere le pagine scritte in base alle proprie esigenze ma quelle realizzate in base agli standard.
Ovviamente, da qui al rilascio della versione definitiva tutto potrebbe ancora cambiare; se invece le cose resteranno così, coloro che hanno realizzato i propri siti avendo in mente unicamente Internet Explorer rischiano di avere davanti a sé parecchio lavoro da fare.
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