Si tratta del 15 per cento della forza lavoro totale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-03-2019]
Da un lato Tim ha deciso di utilizzare, dopo 7 anni di contratti di solidarietà con la vecchia legge e la nuova legge, lo strumento dei pensionamenti anticipati per 4.300 dipendenti a cui mancano da uno a cinque anni e mezzo per la pensione (a cui si sommano i 314 dipendenti che raggiungono la "quota 100"). Dall'altro Vodafone, per la prima volta nella sua storia, ha dichiarato in esubero 1.130 lavoratori su 7.000, corrispondenti a circa il 15% della forza lavoro.
Finora l'episodio più critico per la gestione del personale fu quando Vodafone cedette a Comdata 900 lavoratori addetti al backoffice. L'articolo continua qui sotto.
A complicare la situazione c'è il fatto che il personale Vodafone, a differenza di quello di Tim, non ha anzianità tali da potere accedere ai prepensionamenti.
Pertanto, prima di arrivare a licenziamenti veri e propri, per i lavoratori Vodafone si apre l'ipotesi dei contratti di solidarietà con riduzione dell'orario di lavoro e dello stipendio.
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