Per coprire l'ultimo miglio negli Usa utilizzano le "fibre ottiche senza fibra".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-02-2003]
Per coprire l'ultimo miglio, quello più difficile e costoso che va dalla dorsale in fibra ottica alla casa dell'abbonato, negli Usa utilizzano anche il laser. Si tratta dei cosiddetti "free space optics" o anche "atmospheric laser transmission" che in italiano potremmo chiamare "fibre ottiche senza fibra". Si basano su apparati di trasmissione bi-direzionale in grado di movimentare dati digitali alla velocità di diversi gigabit al secondo.
Finora gli apparati sul mercato hanno dato prestazioni più modeste: dai 10 megabit ai 1,25 gigabit al secondo, sufficienti comunque per i servizi on line multimediali. Il funzionamento di queste tecnologie si basa sull'emissione di raggi infrarossi a bassa potenza, che operano in una banda di frequenza elettromagnetica che può essere utilizzata senza licenza.
Si installa un trasmettitore laser sulla finestra dell'edificio e si fanno passare da questa i dati fino a quello situato sul palazzo più vicino e così via raggiungendo una copertura che si può estendere anche per alcuni isolati purché non ci siano ostacoli tra apparato di trasmissione e di ricezione.
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