Con un tempismo sospetto, la Danimarca chiede l'estradizione di Gottfrid Svartholm, che sta aspettando il verdetto del processo svedese.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-06-2013]
Nel settembre del 2012 Gottfrid Svartholm, uno dei quattro fondatori di The Pirate Bay, venne arrestato in Cambogia.
Le motivazioni dell'arresto all'inizio non erano chiare, ma alla fine Svartholm fu accusato di essere il responsabile dell'intrusione informatica avvenuta ai danni dell'azienda svedere Logica. Estradato in Svezia, è stato lì processato.
Dopo tre settimane, il processo s'è concluso e a giorni è atteso il verdetto. Nel frattempo, però, altre nubi si stanno addensando sul futuro di Svartholm.
La Danimarca, infatti, ha avanzato una richiesta di estradizione nei suoi confronti, affermando che su di lui pendono delle accuse per dei reati «simili» a quelli che l'hanno portato al processo in Svezia.
In che cosa queste accuse consistano di preciso non si sa, poiché i negoziati tra Svezia e Danimarca stanno avvenendo a porte chiuse; la polizia danese, tuttavia, ha di recente rilasciato una dichiarazione che fa riferimento alla violazione dei sistemi della CSC, azienda che si occupa di IT e lavora per il governo danese, avvenuta tra l'aprile e l'agosto del 2012. Uno dei sospetti per questo reato - spiega la polizia - è un cittadino svedese attualmente tenuto in custodia dalle autorità del suo Paese.
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Ciò che in tutto ciò è un po' sospetto è la curiosa coincidenza temporale tra l'imminente emissione del giudizio per il caso svedese e la richiesta di estradizione in Danimarca. Secondo Kristina Svartholm, madre di Gottfrid, la coincidenza è voluta e serve per influenzare la giuria.
Il processo al fondatore di The Pirate Bay ha peraltro altri punti oscuri. Per tutta la sua durata Svartholm si trovava in isolamento; può comunicare unicamente con il proprio avvocato e la propria madre.
Il problema - spiega Kristina Svartholm - è che né lei né l'avvocato sono in grado di comprendere fino in fondo le spiegazioni tecniche fornite da Gottfrid, e alla madre non è stato concesso prendere appunti durante i colloqui, cosa che l'ha fatta sentire sostanzialmente «inutile»; tutto ciò non ha certo permesso di preparare una buona difesa.
Non è stato nemmeno facile trovare un esperto indipendente che testimoniasse sui dettagli tecnici, poiché tutti quelli contattati rifiutavano asserendo di avere legami con le autorità o le aziende coinvolte; e anche se uno è alla fine stato trovato, Kristina dubita che la corte sia stata in grado di comprendere le spiegazioni.
«Sono assolutamente certa che non c'è alcun giudice né alcuna giuria in Svezia che abbia le capacità tecniche di gestire un caso del genere, e attribuire il giusto peso alle prove presentate» ha dichiarato la signora Svartholm al sito TorrentFreak.
In attesa del giudizio, Gottfrid Svartholm resta sotto custodia poiché si teme che possa fuggire; su richiesta delle autorità danesi, inoltre, è tenuto ancora in isolamento.
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