La decisione di costruire un rigassificatore off-shore a Livorno dà il via all'operazione ambientalista.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-08-2013]
È il sito del Ministero dell'Ambiente l'ultimo bersaglio del collettivo Anonymous.
Non si è trattato di un semplice attacco DDoS mirato a rendere irraggiungibile il sito: gli hacker hanno sottratto le informazioni relative agli account di oltre 4.000 utenti, come essi stessi annunciano sul loro blog ufficiale.
L'azione è motivata da tutta una serie di problemi ambientali rilevati dagli Anonymous, segno del fatto che «l'azione delle istituzioni in primis il Ministero dell'Ambiente è stata insufficiente o inesistente».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e scatenato l'attacco, sarebbe la decisione di costruire un rigassificatore off-shore a Livorno, dove si è anche svolta una manifestazione di protesta proprio contro questo progetto.
Per gli Anonymous, l'attacco al sito del Ministero è da considerarsi un'azione di protesta pacifica e legittima, proprio come uno sciopero.
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Prevenendo qualunque critica, così scrivono: «Replichiamo alle parole rivolteci dai membri del ministero sul loro sito che i disservizi arrecati e la presunta lesione dei diritti degli utenti, non possono portare alla condanna morale delle nostre azioni. I disservizi (e la presunta lesione del diritto degli utenti ) sono anche propri di altre forme di manifestazione di dissenso come ad esempio lo sciopero».
Dopo essere stato offline per alcune ore, il sito del Ministero dell'Ambiente ora è di nuovo operativo.
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