La Confederazione dell'Artigianato contesta la concorrenza sleale che i privati fanno alle pasticcerie tramite il social network.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2013]
L'associazione degli artigiani CNA del Piemonte Nord raccogliendo la protesta dei propri associati titolari di pasticcerie, sta mettendo in guardia i consumatori verso gli acquisti su Facebook e sui blog.
Si sta sempre più diffondendo infatti la pratica di vendere dolci e torte da parte di privati tramite siti personali e sul social network, praticando prezzi molto più bassi rispetto alle rivendite offline.
Spiega la CNA: «Le pasticcerie, così come tutte le imprese del settore alimentare, devono attenersi a normative molto rigide di tutela dell'igiene nella lavorazione e nella conservazione dei prodotti e sono continuamente poste sotto il controllo dell'autorità sanitaria». L'articolo continua qui sotto.
Acquisti online: perché no? | ||
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«È ovvio che una persona che fa torte a casa sua e poi le vende può applicare dei prezzi notevolmente più bassi, praticando quindi una forma di concorrenza sleale. È anche vero però che sfugge a ogni tipo di controllo igienico - sanitario su ciò che fa e sulle condizioni del luogo dove opera, oltre a eludere totalmente il fisco, a danno di chi le tasse le paga regolarmente» conclude la CNA.
Secondo voi le osservazioni della CNA sono condivisibili?
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carobeppe