Harvard, l'università controlla presenze studenti con videocamere

Ma senza avvertirli.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-11-2014]

M Harvard presenza videocamere

In ogni università ci sono professori che tengono molto alla presenza degli studenti ai corsi, e Harvard non fa eccezione.

Il sistema lì seguito è però un po' diverso da quello in uso altrove: per vedere se manca qualcuno si adoperano le telecamere presenti nelle aule, e il professore che sta tenendo la lezione nemmeno lo sa. Ovviamente, non lo sanno neppure gli studenti.

Questo particolare modo di verificare la frequenza, secondo quanto rivela The Boston Globe, non è abituale ad Harvard ma costituisce un esperimento che è stato condotto nella scorsa primavera; soltanto adesso, però, la sua esistenza è venuta alla luce.

Senza che professori e studenti fossero informati, 10 aule sono state sottoposte a monitoraggio: in totale, circa 2.000 persone (per lo più, com'è ovvio, studenti) sono state interessate dall'esperimento.

Le telecamere nelle sale scattavano ogni minuto delle fotografie che poi venivano inviate a un computer, il quale aveva il compito di contare i posti vuoti e quelli pieni; non era in grado di identificare i singoli studenti, ma si limitava a estrarre dei dati generici sulla presenza.

Sondaggio
Quei benedetti punti fragola
Hai una carta fedeltà o di raccolta punti?
Ebbene sì, ne ho diverse. E non ci trovo niente di male.
Mi sono lasciato infinocchiare. Ne ho qualcuna e mi vergogno un po'.
Lungi da me!

Mostra i risultati (2734 voti)
Leggi i commenti (16)

A rivelare l'esistenza di questo esperimento al pubblico è stato il professor Harry Lewis, ordinario di informatica, il quale non ne era a conoscenza ma l'ha saputo da due colleghi; a quel punto ha chiesto ufficialmente informazioni, e l'intera storia è venuta alla luce.

Gli studenti, non appena saputo di quanto avvenuto, hanno subito fatto sentire le proteste ma il vicerettore Peter K. Bol s'è difeso affermando che prima che l'esperimento avesse luogo era stato interpellato un comitato, il quale aveva concluso che «lo studio non costituisce una ricerca su soggetti umani».

Il professor Lewis non è d'accordo. Anche se le foto sono state cancellate immediatamente dopo essere state analizzate e nessuno studente è stato identificato per mezzo di questa tecnologia, «si dovrebbero condurre studi soltanto con il consenso delle persone che vengono studiate».

«Soltanto perché la tecnologia può essere usata per rispondere a una domanda non significa che si debba farlo. E se si sorvegliano elettronicamente delle persone senza che venga detto loro prima, almeno lo si dovrebbe dire dopo» ha scritto il professore nel proprio blog.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Comunicare prima e chiedere il consenso!!! Leggi tutto
21-11-2014 18:57

{develan}
Harward ha una deontologia, ed è stata violata. Privacy o non privacy, tutto il resto è aria fritta...
19-11-2014 21:11

Diciamo che è una caduta di stile, ed assolutamente una cosa che va contro i singoli diritti di privacy. Ci lamentiamo in Italia, ma anche li a quanto pare sulla privacy sembra che stanno addirittura peggio di noi. Almeno a noi c'è una legge che dice chiaramente che chi viene "sorvegliato" deve essere avvisato...
19-11-2014 12:07

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Le paure degli italiani nel terzo millennio
Qual è la cosa che ti spaventa di più tra queste?
(Confronta i risultati con i timori degli abitanti negli USA nel 2014)
La clonazione della mia carta di credito.
Essere vittima di furto di identità.
Un attentato terroristico nella mia città.
L'accesso al mio conto bancario online da parte di malintenzionati.
Essere colpito da un malware informatico.
Un'epidemia sanitaria come l'ebola o l'aviaria.
La difficoltà a tirare avanti finanziariamente.
L'aumento del crimine.

Mostra i risultati (2506 voti)
Maggio 2025
Il cripto-ladro è nella stampante e ruba un milione di dollari
Amazon, la IA ha trasformato la programmazione in una catena di montaggio
Lidar nelle auto: utile per la guida, letale per le fotocamere
Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente
Non è proprio legale... ma le sanzioni sono irrisorie
Pirateria, multati in Italia anche gli utenti finali
Bancomat da attivare e complessità digitale
Un ''diritto a riparare'' piccolo, virtuoso e originale
Siti per adulti, la verifica dell'età non avverrà tramite SPID
Gli hard disk in ceramica praticamente indistruttibili di Western Digital
Spagna, prove generali di apocalisse?
LibreOffice agli utenti: è ora di abbandonare OpenOffice
Il progetto che salva i vecchi PC insegnando a installare Linux
Android 16 e lo smartphone diventa un PC
Apocalisse Bitcoin
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 1 giugno


web metrics