Basta un minimo aumento della temperatura per mettere in pericolo queste delicate forme di vita.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-12-2014]
I coralli dell'Oceano Pacifico stanno perdendo i loro colori brillanti, riducendosi a versioni "scolorite" di sé stessi.
Ad affermarlo è Karl Fellenius, oceanografo dell'Università delle Hawaii, il quale sostiene di aver individuato nei coralli delle isole Marshall il peggior "sbiancamento" di coralli mai registrato.
Di per sé, lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno naturale generato in risposta allo stress subito dai coralli stessi, ma generalmente - sostiene Fellenius - non avviene su scala così ampia.
Per quanto riguarda i fenomeni scoperti dal dottor Fellenius, come responsabile viene indicato l'aumento dei temperatura subito dall'habitat dei coralli.
«I livelli di stress termico hanno stabilito dei nuovi record e abbiamo visto il primo sbiancamento diffuso sulle isole principali delle Hawaii» ha affermato C. Mark Eaking, del Coral Reef Watch Programme.
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«Lo sbiancamento, sebbene verificarsi in giorni particolarmente caldi in zone d'acqua con poca circolazione, come nel caso di maree molto ridotte, è diventato un problema globale a causa delle emissioni di gas serra che causano temperature elevate».
Gli ultimi episodi di questo fenomeno hanno interessato fino al 75% dei coralli più piccoli e il 25% delle varietà maggiori presso le isole Marshall; inoltre, i coralli sbiancati si stanno coprendo di alghe, il che riduce le possibilità di un ritorno alla normalità.
Fellenius afferma che negli ultimi mesi la temperatura media delle acque è stata di circa mezzo grado superiore al normale; «può non sembrare molto, ma per un corallo fa una grande differenza».
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