Permetterà di identificare precocemente malattie come l'epatite C o l'Aids.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-06-2015]
Basta una goccia di sangue per rilevare tutti i virus con cui si è stati in contatto e, quindi prevedere quali malattie con una lunga incubazione possano svilupparsi.
È questo lo scopo di VirScan, un nuovo test sviluppato da ricercatori dell'Howard Hughes Medical Institute guidati dal professor Stephen Elledge.
Normalmente i medici - spiega Elledge - trattano le malattie in risposta ai sintomi: in base a questi ultimi tentano di "indovinare" quale sia la loro causa, e quindi scelgono la cura.
VirScan cambia questo approccio: analizza il sangue alla ricerca degli anticorpu per tutte le 206 specie di virus conosciute in grado di infettare gli esseri umani.
Dato che il sistema immunitario continua a produrre anticorpi anche dopo che sono passati decenni dall'ultimo incontro col virus, VirScan è capace di ricostruire l'intera storia del paziente da questo punto di vista.
I primi test, condotti in USA, Sud Africa, Thailandia e Perù hanno portato a scoprire che in media ciascuno viene esposto a 10 tipi di virus, sebbene ci siano persone che nel corso della loro vita incontrano anche 20 e più virus.
In molti casi si tratta di più varianti del medesimo virus, che però per VirScan contano "come uno". «Si potrebbe essere infettati da più specie di rinovirus nel corso della vita, per esempio, ma verrebbe sempre contato come uno solo» spiega Elledge.
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Il test costa poco - 25 dollari - e impiega due o tre giorni per effettuare i riscontri con 100 virus; Elledge ritiene però che con il progredire della tecnologia si riescano ad abbreviare i tempi.
Oltre a fornire importanti strumenti di ricerca per seguire lo sviluppo delle malattie, lo strumento è una speranza per un rilevamento precoce di malattie, come l'Aids e l'epatite C, che possono restare dormienti per anni prima di provocare i sintomi.
Inoltre, come sottolinea il professor Racaniello della Columbia University, «Ci sono molte malattie croniche nelle quali pensiamo che siano coinvolti dei virus, ma ancora non sappiamo dire con precisione quali. Penso che questo test si rivelerà molto utile».
E un giorno, «VirScan diventerà un test di routine. È una buona cosa sapere quali virus abbiamo incontrato» conclude Racaniello.
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