Spesso e volentieri Facebook sospende account politicamente scorretti e poi li riabilita, ma ormai è una farsa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-06-2015]
Ormai non si conta più il numero delle sospensioni dell'account Facebook di Matteo Salvini, brillante leader della Lega Nord.
Periodicamente Salvini viene segnalato da moltissimi utenti per razzismo ed incitamento all'odio razziale; Facebook lo sospende per un giorno o due, poi lo riapre e si scusa con lui.
Salvini ovviamente respinge ogni accusa di odio razziale e attacca tutti quelli che ce l'hanno con lui e poi continua a chiedere ruspe per demolire campi rom, esplusioni di massa, blocchi navali e fuoco a volontà su carrettate di profughi: tutte cose che evidentemente più che con l'odio razziale sono da inquadrare nel fenomeno dell'odio "tout court", quello di Caino.
Delle sospensioni di Salvini fa spesso le spese anche Daniele Sensi, l'intelligente e spiritoso giornalista dell'Espresso, che ha trasformato la sua bacheca Facebook in un'efficace rubrica di recensioni delle dichiarazioni più incredibili e mostruose degli ascoltatori di Radio Padania: l'emittente della Lega, i cui giornalisti sono stati licenziati e da cui è partita la vicenda politica dello stesso Salvini, che ne è stato anchorman.
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Anche Sensi viene periodicamente e brevemente sospeso da Facebook. Non si sa se viene sospeso perché riproduce, per criticarli, i messaggi razzisti della radio o perché qualche suo fan non si trattiene in qualche espressione antileghista troppo forte. Anche a Daniele riabilitano il profilo poco dopo.
Ormai è un rito a cui non crede più nessuno, che trasforma problemi seri e drammatici nell'ennesima farsa all'italiana.
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