Anche chi usa dispositivi sottoposti a rooting non potrà adoperare il sistema di pagamento introdotto con Android 6.0 Marshmallow.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-09-2015]
Una delle novità di Android 6.0 Marshmallow è Android Pay, il sistema di pagamento che permetterà di fare acquisti usando lo smartphone come una sorta di "portafogli digitale", grazie al chip NFC e all'identificazione tramite impronte digitali.
Ora Google ha confermato che Android Pay non funzionerà sui dispositivi sottoposti a rooting o sui quali è stata installata una ROM personalizzata.
Alla base di questa decisione c'è la necessità per Google di garantire la diffusione di Android Pay. Perché ciò avvenga, Google ha bisogno di offrire una piattaforma sicura, e per farlo si affida alle API SafetyNet che controllano la compatibilità con i dispositivi verificati durante l'installazione.
Queste operazioni non sono possibili con le versioni non ufficiali di Android o con quei dispositivi sui quali sono stati ottenuti i diritti di root: Google non può garantirne la sicurezza e, se ne permettesse l'utilizzo, le banche ritirerebbero il supporto ad Android Pay, uccidendolo sul nascere.
Per dirla con le parole di Jason Clinton, uno degli sviluppatori di Android che lavorano sulla sicurezza del sistema, «c'è una manciata di applicazioni (che non sono parte della piattaforma) per le quali dobbiamo assicurarci che il modello di sicurezza di Android sia intatto».
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Tuttavia, come conferma Clinton stesso, Google ha intenzione di ascoltare i suggerimenti della comunità di sviluppatori alla ricerca di «idee costruttive» per non abbandonare gli utenti che usano un dispositivo su cui è stato fatto il rooting.
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