Le app universali per Linux si installano facilmente in qualunque distribuzione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-06-2016]
Il lancio di Ubuntu 16.04 ha segnato anche il debutto di una tecnologia cui Canonical tiene molto: Ubuntu Snappy.
Il suo scopo è inizialmente affiancare, e forse in futuro sostituire quasi completamente, il sistema di gestione dei pacchetti Apt in favore di un'alternativa più flessibile e sicura, che non crea problemi con le dipendenze.
Ogni applicazione è infatti "impacchettata" insieme a tutti i file di cui ha bisogno. Per questo motivo, se per esempio avesse bisogno di una vecchia versione delle librerie installate nel sistema, non ci sarebbe bisogno di mettere mano a tutta la configurazione del PC, con il rischio di comprometterne il funzionamento: il pacchetto Snap contiene tutto quello che serve ed è separato dal sistema.
Gli utenti hanno così la possibilità di installare fianco a fianco e facilmente diverse versioni della stessa applicazione, dipendenti da diverse versioni di librerie e software, senza doversi preoccupare della stabilità del sistema.
Ora questo sistema, nato inizialmente per la sola Ubuntu, è disponibile anche per le altre distribuzioni.
Grazie allo strumento chiamato Snapcraft gli sviluppatori possono creare pacchetti Snap dei propri software e distribuirli, aspettandosi che funzionino anche al di fuori dell'ecosistema di Canonical.
«Gli Snap ora funzionano nativamente anche sotto Arch, Debian, Fedora, Kubuntu, Lubuntu, Ubuntu GNOME, Ubuntu Kylin, Ubuntu MATE, Ubuntu Unity e Xubuntu. Proprio ora li si sta testando sotto CentOS, Elementary, Gentoo, Mint, OpenSUSE, OpenWrt e RHEL, e si possono abilitare facilmente per le altre distribuzioni Linux» scrive Canonical.
Così chi distribuisce software ha a disposizione un formato universale nel quale confezionare le proprie applicazioni, e non deve più preoccuparsi di creare i pacchetti per ogni distribuzione.
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Tra i primi ad aderire con entusiasmo a Snap ci sono Mozilla e Krita, ma anche The Document Foundation (per LibreOffrice), Dell, Samsung, Mycroft e Horizon Computing.
Per poter utilizzare gli Snap è necessario installare sul proprio sistema, con il tradizionale sistema di gestione dei pacchetti, il demone snapd, che si occupa dell'intera gestione.
Ubuntu Snappy non è il primo formato universale per le applicazioni Linux: già esistono progetti simili, come AppImage e OrbitalApps.
Secondo Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical, Snappy fornisce però maggiori garanzie sul fronte della sicurezza: «Ciò che mi entusiasma è che si può scaricare un binario da Internet ed eseguirlo ed esso sarà confinato», senza contaminare l'intero sistema. «È una cosa che Snap fa ma che le applicazioni Windows non fanno e nemmeno le tradizionali applicazioni Linux».
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