La causa intentata dall'attrice contro il videogioco non sta in piedi: per il giudice è solo satira.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-09-2016]
Ricordate la vicenda che un paio d'anni fa vide Lindsay Lohan citare in giudizio Grand Theft Auto 5?
L'attrice s'era riconosciuta in un personaggio del videogioco, Lacey Jonas, che in tutta evidenza era stato creato proprio per criticare e sbeffeggiare certe celebrità e la Lohan in particolare, con la quale condivide l'aspetto e le pose.
In questi due anni i tribunali americani si sono preoccupati di dirimere la questione, che ora è giunta alla conclusione.
La Corte d'Appello di New York ha stabilito che, essendo il gioco GTA V farcito di satira, anche il personaggio di Lacey Jonas va inteso in questo senso: pertanto, tutte le somiglianze con Lindsay Lohan sono da leggere con indosso gli occhiali della satira, e dunque non costituiscono illecito.
In altre parole, la Take-Two Interactive - creatrice del gioco - è protetta dal Primo Emendamento alla Costituzione USA, quello che tra le altre cose copre la libertà di stampa e di parola.
«Anche qualora accettassimo le dichiarazioni dei querelanti, secondo le quali le rappresentazioni nel videogioco siano tanto vicine alla realtà da costituire rappresentazione dei rispettivi querelanti, le accuse dei querelanti devono essere lasciate cadere perché questo videogioco non può essere definito "pubblicità" o "commercio"» scrive il giudice.
Se infatti una sosia digitale di Lindsay Lohan fosse stata utilizzata per reclamizzare un prodotto, allora i creatore di tale pubblicità si sarebbero trovati nei guai.
Ma - spiega ancora il giudice - «La storia unica, i personaggi, i dialoghi e l'ambiente del videogioco, uniti alla possibilità offerta al giocatore di scegliere in che modo procedere nel gioco, lo rendono un'opera di fantasia e satira».
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