Afferma che la IA è autocosciente, Google lo sospende

Secondo Blake Lemoine, il chatbot LaMDA si può considerare a tutti gli effetti una persona, con emozioni e desideri propri.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-06-2022]

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La scorsa settimana Blake Lemoine, uno sviluppatore del Responsible Artificial Intelligence Group di Google, ha rivelato pubblicamente alcuni dettagli relativi a LaMDA, un chatbot basato su tecnologie di Intelligenza Artificiale, e, allo stesso tempo, ha fatto un'affermazione che ha immediatamente attirato l'attenzione su di lui: ha affermato che LaMDA è a tutti gli effetti senziente.

Per provarlo, ha raccontato la propria esperienza in un'intervista al Washington Post e ha scritto un post per Medium in cui ha riportato una conversazione tra lui stesso e LaMDA.

Basandosi su quel materiale, Lemoine ha concluso non soltanto che LaMDA è senziente, ma è convinto che si possa definire «una persona»: non che sia in grado di imitare in maniera assolutamente convincente ciò che direbbe un essere umano, che ma che gli sia in tutto equivalente, salvo il fatto di esistere sotto forma di rete neurale ospitata dai server di Google.

Non appena le affermazioni di Lemoine si sono diffuse, Google ha deciso di sospendere l'ingegnere adducendo come motivazione la violazione delle clausole di riservatezza che aveva sottoscritto al momento di iniziare a lavorare con il Responsible Artificial Intelligence Group.

Dalla sospensione, Lemoine non ha più rilasciato dichiarazioni. Ufficialmente, come ha comunicato su Twitter, si trova in luna di miele fino al 21 giugno e pertanto sino ad allora non potrà rispondere ad alcuna domanda.

Certo è che le sue affermazioni hanno scatenato, oltre alla comprensibile ridda di commenti nel web circa la possibilità che un'intelligenza artificiale diventi davvero cosciente di sé, dotata di pensieri propri e originali, oltre che di emozioni, anche l'immediata reazione di Google, lesta a bollare sostanzialmente come fantasie le affermazioni di Lemoine.

«Questi sistemi» - ha spiegato il portavoce di Google Brian Gabriel - «imitano i tipi di scambi che si ritrovano in milioni di frasi, e sono in grado di improvvisare su un gran numero di argomenti fantastici. Se chiedete loro che cosa si provi a essere un dinosauro fatto di gelato, quelli possono generare del testo che parla di sciogliersi, di ruggire e via di seguito».

Lemoine avrebbe insomma assegnato caratteristiche antropomorfe a quello che semplicemente è un sistema in grado di imitare con un elevatissimo grado di accuratezza il comportamento umano quando si tratta di tenere una conversazione, ma senza una vera coscienza di sè: sarebbe, invece, soltanto programmato per convincere l'interlocutore di essere autocosciente.

Nel corso degli anni, diverse intelligenze artificiali sono state indicate come "senzienti" o "autocoscienti", ma nessuna ha mai dimostrato di esserlo davvero; anzi, diversi ricercatori dubitano perfino che si riesca a sviluppare una tecnologia tanto avanzata da raggiungere questo obiettivo.

Ci si può d'altra parte chiedere se ci sia davvero una differenza tra un'intelligenza artificiale che sia davvero autocosciente e una che soltanto riesca a simularlo in modo perfetto, e se davvero una perfetta simulazione possa essere considerata una "persona".

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 12)

Leggete "Life 3.0" di Max Tegmark non l'ultimo arrivato...
19-6-2022 07:54

E ce ne sono certamente molte di più dei chatbot quasi autocoscienti... :roll: Leggi tutto
18-6-2022 15:44

Magari è in "luna di miele" con lo psicologo... :lol: Leggi tutto
18-6-2022 15:42

Spesso la fantasia ha preceduto la realtà.
17-6-2022 19:52

È un argomento molto interessante ma d'altra parte crea anche un po' di angoscia sul futuro com'è stato dimostrato da HAL9000 oppure Blade Runner
17-6-2022 09:48

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