[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2018]
Nonostante gli sforzi e le norme che cercano di contrastarne la diffusione, Internet è purtroppo fin troppo pieno di materiale pedopornografico.
Per arginare il fenomeno fino - si spera - al punto di estinguerlo, Google ha lanciato una nuova API (Application Programming Interface) dotata di funzioni di intelligenza artificiale e sviluppata appositamente per aiutare nell'identificazione del materiale che ritrae abusi sessuali condotti su bambini.
Non è la prima volta che si pensa di adoperare un sistema automatico per rilevare certi contenuti. Quelli usati sinora però agivano in un certo senso "a posteriori": confrontavano le nuove scoperte con contenuti già rilevati in precedenza.
Il sistema basato sull'intelligenza artificiale invece usa le reti neurali per riconoscere il soggetto delle immagini e dei video, con l'intento di arrivare a identificare i materiali nuovi, di cui ancora non esistono esemplari in archivio.
Se vogliamo, è la stessa evoluzione subita dai programmi antivirus. In origine si basavano su un database di firme e potevano scoprire soltanto i virus che già conoscevano. Poi sono state introdotte le tecniche euristiche che aiutano a scoprire anche i malware nuovi.
Secondo Google i risultati dei primi test di questa nuova API sono ottimi: ha già dimostrato di sapere identificare il 700% in più di contenuti che ritraggono abusi su bambini rispetto a quanto riescano a fare i controllori umani.
L'utilità di un sistema di questo tipo è duplice: da un lato velocizza il procedimento di identificazione, dall'altro evita che le persone finora adoperate allo stesso scopo siano esposte a questo genere di materiale, che oltre che raccapricciante è illegale.
Google ha deciso di mettere a disposizione l'API gratuitamente per i partner aziendali e le organizzazioni non governative, che possono accedervi attraverso il kit di programmazione Content Safety di Google.
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