L'azienda ammette di monitorare i contenuti. ''Ma solo per individuare il materiale pedopornografico''.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-08-2014]
Da sempre, Google non fa altro che ripeterlo: «Non mettiamo il naso nei file e nei messaggi dei nostri utenti», a parte gli ovvi fini pubblicitari.
C'è però un'eccezione, che sarà senz'altro approvata dai più: il materiale pedopornografico che transita attraverso Gmail.
L'azienda di Mountain View analizza infatti il traffico non soltanto per poter servire agli utenti banner mirati, ma anche per scoprire eventuali immagini di pornografia minorile.
Questa attività è diventata di dominio pubblico proprio perché ha portato all'arresto di un uomo in Texas, che aveva tentato di scambiare immagini pedopornografiche via Gmail: Google ha rilevato il materiale e ha segnalato la cosa al National Center for Missing and Exploited Children, il quale a sua volta ha chiamato la polizia.
«Purtroppo, tutte le aziende attive in Internet si trovano ad avere a che fare con gli abusi sessuali sui minori» ha dichiarato un portavoce di Google alla AFP.
Dieci progetti (folli?) di Google | ||
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«Ecco perché» - ha continuato il portavoce - «Google rimuove attivamente le immagini legali dai suoi servizi - compresa la ricerca e Gmail - e segnala immediatamente gli abusi al NCMEC».
Google però non si limita a questo. A ogni immagine di abuso assegna anche una «impronta digitale unica» che permette ai sistemi dell'azienda di identificarla: lo ha rivelato il portavoce, che però non è sceso nei dettagli di questa tecnica.
Google ha infine sottolineato che è soltanto la pedopornografia a essere nel mirino: qualunque altro tipo di contenuto, fosse anche di natura criminale, non viene né ricercato né monitorato. Certo queste rivelazioni lasciano pensare che, volendo, sarebbe possibile, e che tutto dipende dalla buona volontà di chi gestisce il sistema.
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