Windows 10, arriva la Sandbox per eseguire i software dubbi in tutta sicurezza



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-12-2018]

Windows Sandbox

Si fa presto a dire che i problemi di Windows sono causati dai bug introdotti dallo sviluppo del sistema stesso, e in certi casi è vero.

Però, quando si tratta di spalancare la porta al malware, sono gli utenti stessi a svolgere coscienziosamente il ruolo di portieri distratti, eseguendo software di provenienza dubbia con il proprio account amministrativo.

Microsoft ha quindi deciso di intervenire introducendo una nuova caratteristica chiamata Windows Sandbox.

Si tratta di un ambiente desktop leggero, temporaneo e completamente isolato dall'ambiente principale, studiato appositamente per potervi eseguire quei programmi sulla cui sicurezza si nutrono dei dubbi.

Ogni modifica effettuata all'interno di questo ambiente non si riflette sul resto del PC, e ogni software installato in esso resta al suo interno. Quando infine Windows Sandbox viene chiuso, tutto il suo contenuto viene cancellato.

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Windows Sandbox è una funzione progettata per Windows 10 Pro ed Enterprise (build 18301 o successive) e si basa sull'hypervisor di Microsoft per far girare una copia separata del kernel.

Per funzionare necessita del supproto alla virtualizzazione hardware nel Bios, almeno 4 Gbyte di RAM, almeno 1 Gbyte di spazio su disco (possibilmente su SSD) e un processore almeno dual-core (anche se Microsoft raccomanda un quad core con hyperthreading).

Per installare Windows Sandbox si agisce tramite la normale schermata che permette di aggiungere funzionalità a Windows (Funzionalità Windows, accessibile dalla schermata della Impostazioni). Il software sarà quindi elencato nel menu Start, come una normale applicazione.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 16)

Infatti è proprio questo che intendevo anch'io, altrimenti la sandbox non serve a nulla se non a chi già ne conosce lo scopo e ne utilizza una di terze parti ma si tratta di una esigua minoranza di persone ben diverse dall'utonto medio. Leggi tutto
24-12-2018 10:54

"valutazioni che sono ben al di la delle possibilità del cliccatore compulsivo medio" Ma sono al di qua delle valutazioni del titolare, che può costringere l'utonto ad aprire le mail in un certo modo. Perché una volta preso il virus in azienda, è il titolare a perderci più che la segretaria rimbambita. La M$ dovrebbe far... Leggi tutto
24-12-2018 00:49

Infatti il punto è proprio questo: chi decide di fare una prova su un SW sospetto o decide di aprire mail ed allegati mail all'interno di una sandbox ha già fatto una serie di considerazioni e valutazioni che sono ben al di la delle possibilità del cliccatore compulsivo medio che nemmeno prende in considerazione la possibilità di essere... Leggi tutto
22-12-2018 14:35

Il concetto è valido, cioè provare un software nel suo ambiente naturale e poi eventualmente distruggere l'ambiente-sandbox. L'ho fatto più di una volta con VirtualBox o Sandboxie o roba simile. Il problema però è che un malware appena si installa non dichiara ai quattro venti "sono un malware", cioè di solito opera in modo... Leggi tutto
22-12-2018 02:35

Sandboxie sembrava buono, finchè non ho trovato alcuni prodotti la cui installazione in Sandboxie impiega ore invece di minuti. Leggi tutto
22-12-2018 02:27

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