Senatore USA vorrebbe vedere Mark Zuckerberg in prigione

Il fondatore di Facebook ''ha mentito ripetutamente al popolo americano'', ha dichiarato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2019]

zuckerberg prigione

Mark Zuckerberg ha «fatto del male a molta gente» avendo «mentito ripetutamente al popolo americano per quanto riguarda la privacy»: è questa l'opinione del senatore dell'Oregon Ron Wyden espressa in una recente intervista concessa al Willamette Week.

Wyden, che fa parte del Partito Democratico, non si limita ad accusare il fondatore di Facebook. Sostiene che per quelle sue colpe «dovrebbe essere considerato personalmente responsabile e pertanto affrontare tutte le conseguenze, dalle sanzioni economiche fino alla possibilità - e lasciatemi sottolinearlo - di passare del tempo in prigione».

Il senatore Wyden è finito a parlare di Mark Zuckerberg nel corso di un discorso su una particolare legge americana del 1996, il Communications Decency Act, che nella Sezione 230 sostanzialmente prevede che le piattaforme online non possano essere considerate responsabili dei contenuti inseriti dagli utenti.

Wyden sostiene che in linea di massima la Sezione 230 non sia da buttare ma ritiene che vada comunque rivista per inserire certe garanzie circa la moderazione di determinati contenuti.

Criticando l'ex presidente Barack Obama, il quale aveva affermato «che è necessario rinunciare al 10% della propria libertà in nome della sicurezza», Wyden ritiene che sia meglio dare ascolto a Benjamin Franklin, il quale invece «disse che i due aspetti non devono escludersi l'un l'altro».

Il senatore è convinto che ci sia molto su cui lavorare per bilanciare questi libertà e sicurezza, perché se la Sezione 230 protegge «i piccoli» e consente loro la libertà d'espressione, d'altro canto è necessario «creare pressione da parte del mercato sulle grandi aziende tecnologiche affinché prendano più sul serio i loro compiti di moderazione».

Il quadro si fa ancora più chiaro se si tiene presente che il senatore dell'Oregon ha ancora il dente avvelenato dalle ultime elezioni presidenziali, che hanno portato Donal Trump alla Casa Bianca.

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Le aziende che si occupano di tecnologia «hanno praticamente sbagliato tutto sin dalle elezioni del 2016» ha affermato durante una conferenza rivolta ai dipendenti di dette aziende. «Io avevo capito sin dall'inizio che le vecchie regole per i media non avrebbero funzionato molto bene in questo nuovo spazio. All'inizio vi abbiamo aiutato. Ma le vostre aziende hanno proprio deluso la nazione. [...] Se non vi occuperete seriamente della moderazione, dovrete affrontare molta gente. E questa gente si troverà in una posizione di grande forza».

Di qui, la necessità di avere gli strumenti per individuare dei colpevoli quando le cose vanno male. Come ci sono leggi che considerano personalmente responsabili i dirigenti di aziende che mentono sui proprio bilanci - sostiene Wyden - così bisognerebbe fare lo stesso con i dirigenti di aziende tecnologiche che mentono su altri argomenti, come la privacy, anche se il senatore non è stato in grado di indicare quale legge consenta di far ciò.

Negli USA è la Federal Trade Commission che ha l'ultima parola in materia di privacy, e lo scorso luglio proprio la FTC ha multato Facebook per la cifra record di 5 miliardi di dollari. Zuckerberg, però, non è stato coinvolto in prima persona, anche se l'ipotesi che potesse essere chiamato a rispondere egli stesso era stata effettivamente ventilata.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 12)

Ma se è la piattaforma americana a mettermi in bocca cose illegali (e lo posso dimostrare) è lei l'autrice. E abbiamo comunque un reato che si manifesta in Italia, benché perpetrato da oltreoceano. E il rappresentante italiano di tale organizzazione ne dovrebbe rispondere a nome dell'azienza. La fortuna dei farabutti come Zuck è che... Leggi tutto
15-9-2019 23:28

Vedi, cìè una sostanziale ignoranza. Il fatto che internet arrivi ovunque non vuol dire niente, vale comunque la legge del luogo dove arriva e il gdpr lo dimostra. Puoi avere un sito con hosting in #USA in #Russia o dove ti pare ma se la tua utenza tipo è di nazioni europee devi mettere un disclaimer conforme al GDPR ergo per le... Leggi tutto
14-9-2019 16:28

Scenario plausibile e quasi peggio che orwelliano... agghiaccianteahah! Leggi tutto
13-9-2019 18:05

:malol: :malol: :malol: Quasi, quasi lo farei pure io ma, come già sottolineato da @etabeta in fessbuk hanno già provveduto a disinnescare tale eventualità... per cui non mi iscriverò neppure in questo caso. =) Leggi tutto
13-9-2019 18:04

Se le piattaforme non sono responsabili dei contenuti, allora non devono avere il diritto di poterli alterare/censurare. Se invece possono alterarli/censurarli, allora ne sono responsabili quantomeno in parte. In linea di principio fessbuck potrebbe mettere in bocca cose illegali agli utenti avversari politici, tanto non è... Leggi tutto
10-9-2019 01:07

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