E le invia alla casa madre, che le rivende.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-01-2020]
L'antivirus è uno di quei software ci cui gli utenti di Pc sanno di non poter fare a meno, e a cui si affidano con una fiducia praticamente cieca.
Tale fiducia si fonda sulla speranza che i produttori di antivirus non intendano approfittare del potere che gli utenti concedono loro, e che detti programmi non compromettano quella sicurezza che dovrebbero difendere, nemmeno per errore.
Un'indagine condotta da Motherboard e PCMag ha però scoperto che le cose non stanno sempre così: l'antivirus gratuito Avast, infatti, raccoglie e invia ai suoi creatori i dati degli utenti.
Quei dati - spiegano gli autori dell'indagine - comprendono la cronologia dei browser e in teoria dovrebbero essere resi anonimi e usati soltanto per migliorare le future versioni di Avast. In realtà da essi sarebbe invece ancora possibile identificare i singoli utenti.
Dopo essere state raccolte, le informazioni vengono vendute a Jumpshot, una sussidiaria di Avast, che provvede ad assegnarvi un Id univoco legato al dispositivo su cui era installato l'antivirus.
Quell'Id resta poi memorizzato, insieme ai dati che vi fanno riferimento, sui server di Jumpshot, anche se l'utente originario dovesse disinstallare Avast.
«Forse i dati in sé non permettono di identificare lsingole persone» ipotizza Gunes Acar, esperto di privacy, parlando a PCMag. «Magari è soltanto una lista di ID utente e di quale URL. Però può sempre essere combinata con altri dati provenienti da altri venditori, o inserzionisti, che in sostanza possono arrivare a ricostruire l'identità reale dell'utente».
Secondo Acar, inoltre, Avast non ha alcuna vera necessità di raccogliere gli URL visitati dagli utenti. A meno che, come ipotizza l'esperto, «Avast cerchi di trarre guadagno da quegli Url».
Insomma, c'è il sospetto che venda quelle informazioni, vitali per capire le abitudini e i gusti degli utenti, a chi si occupa di pubblicità.
Al momento in cui scriviamo, Avast non ha ancora risposto alle richieste di chiarimento inviate da PCMag, sottolineando invece soltanto di aver smesso di raccogliere i dati di marketing attraverso le estensioni per browser di Avast e Avg.
Per gli utenti dei prodotti di Avast esiste comunque la possibilità di bloccare la raccolta di dati. Bisogna aprile il pannello delle Impostazioni e disabilitare la condivisione dei dati con l'azienda.
Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Avast chiede scusa e promette di smettere di spiare
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