E' terribile: esiste un mezzo di comunicazione, nel pianeta, non tassato, non controllato e tecnicamente non controllabile dai governi. Che fare? Risponde Microsoft.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-03-2004]
Uno scandalo del genere non si verificava da almeno tremila anni, quando fu inventato l'alfabeto. Oggi si chiama posta elettronica, e l'allarme che suscita e' almeno eguale a quello di Assurbanipal quando gli riferirono che la gente comune, con quell'invenzione fenicia, poteva scambiarsi idee senza che lui ne sapesse niente.
Assurbanipal non era un tipo particolarmente socievole ne' aveva, come politico, problemi di consenso: immagino quindi che le sue contromisure non siano state particolarmente sofisticate (impalare i maestri di scuola, o qualcosa del genere).
Oggigiorno, con la democrazia, non possiamo senz'altro imporre alla gente di non mandarsi lettere, o anche posta elettronica, per non far dormire male il governo.
Il governo reale, nell'internet, non e' costituito dai "governi" territoriali ma dall'insieme delle corporation che operano (in parte parassitariamente) nella rete. Di esse, la principale e' Microsoft. Che e' responsabile dello spamming almeno sotto due profili: come Microsoft, per l'insicurezza intrinseca del suo sistema operativo, che rende difficilissimo agli utenti difendersi da intrusioni indesiderate; e come parte del sistema commerciale delle corporation, che e' in buona parte basato sullo spamming, cioe' sull'imposizione forzata di un messaggio indesiderato.
I megacartelloni nelle citta', gli sms pubblicitari, gli spot dentro i capolavori sono tutte forme di spam. E anche nell'internet, il novanta per cento dello spam non viene da matti isolati, ma da serie societa' commerciali, regolarmente operanti e riconosciute. Aziende serissime come Yahoo, pochi mesi fa, hanno dovuto togliere dai propri portali dei link a dialers che fino a quel momento erano rimasti liberi di intrappolare i lettori.
Il governo reale di solito non emette decreti-legge (sull'internet peraltro impossibili da applicare) ma si limita a modificare a proprio vantaggio, e a svantaggio degli utenti, le condizioni tecniche che reggono il funzionamento del sistema.
L'idea di Microsoft, pertanto, non e' di limitare le e-mail per legge, ma semplicemente di tassarle. Cosi', pur formalmente libero, il Web finirebbe sotto il controllo dei provider a monte, che a loro volta sarebbero del tutto inermi alle pressioni delle corporation (Microsoft in testa) che ne monopolizzano le tecnologie.
Questo monopolio, sul piano strettamente tecnologico, avrebbe ormai le ore contate (GNU/Linux cresce sempre di piu', rispetto a Windows, nella rete); con un meccanismo del genere avrebbe un potente aiuto "politico" che gli consentirebbe di sopravvivere come puro sistema di potere avulso dalle leggi di mercato, e dunque di introdurre un collo di bottiglia dalle conseguenze incalcolabili nel cuore della tecnologia occidentale.
Microsoft, fisicamente, e' americana. E' un paradosso grazioso che l'uso di una tassazione arbitraria come strumento di governo venga proprio dall'America, alla fine di un ciclo. La civilta' americana era nata infatti - e s'era resa indipendente dalla societa' madre - proprio dalla ribellione a un atto di tassazione arbitraria, con cui l'allora monopolistico establishment inglese aveva cercato di riportare sotto controllo un mercato che gli sfuggiva. Da quella ribellione nacquero il Parlamento Continentale, la Dichiarazione di Jefferson e infine gli Stati Uniti. Il ciclo e' durato circa duecentotrenta anni.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|