La guerra Tim-Telecom Italia sul 412

E' concorrenza spietata tra le due Telecom per i servizi d'informazione elenco abbonati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2004]

Fin dai suoi esordi come azionista e Presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera ha sempre puntato su una forte integrazione di tutte le principali attività del suo Gruppo: la telefonia fissa, quella mobile, Internet e la Tv.

Pur smentendo, puntualmente, tutte le voci di fusione tra Telecom Italia e la sua controllata Tim ha integrato molte funzioni importanti: per esempio legale, sindacale, comunicazione e pubblicità, acquisti; e sta procedendo verso l'integrazione delle reti commerciali.

Dove pare non esserci alcuna forma di sinergia è invece il fronte dei servizi d'informazione per l'Elenco Abbonati dove Telecom Italia fornisce il servizio 12 (una sola informazione per chiamata) a tutti i clienti di telefonia fissa e mobile, e il suo servizio 412 (fino a 5 numeri, più informazioni per Farmacie, Meteo, Cinema, Alberghi, Ristoranti, ecc.) che possono chiamare solo gli utenti di telefonia fissa mentre da cellulare questo servizio è accessibile solo chiamando l'892412 (più difficile da ricordare).

In questi giorni la Tim sta sviluppando un'intensa e costosa campagna pubblicitaria sfruttando gli stessi cellulari con continui invii di Sms promozionali e con grandi spazi pubblicitari sulla stampa quotidiana e periodica per promuovere il "suo" 412 accessibile solo da telefonini Tim, in piena concorrenza con l'altra Telecom Italia.

E' evidente la volontà di Tim di piazzare bene il suo "prodotto" nell'imminenza della chiusura del 12 che dovrebbe avvenire il 1° gennaio 2005, data dalla quale si potranno chiamare solo i servizi 412.

Mentre Tim spende e spande sul suo servizio, Telecom Italia non esce con alcuna campagna pubblicitaria perché i suoi responsabili, evidentemente, non credono nel proprio servizio e concentrano tutti i loro sforzi in campagne miliardarie su Alice.

Questo rischia, sul medio termine, di far perdere troppi clienti al servizio, da poco passato in attivo grazie alle nuove tariffe, e di produrre così degli esuberi occupazionali in questo settore poi difficili da gestire. Un esempio di concorrenza intestina allo stesso Gruppo aziendale che si dovrebbe, invece, evitare.

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Pier Luigi Tolardo

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