Tavolo tecnico, fondi pubblici e apertura al mondo professionale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-10-2025]
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (lo SPID) continuerà a essere operativo per almeno altri cinque anni. Il rinnovo della convenzione è stato firmato da Assocertificatori, dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD), con l'obiettivo di garantire la continuità del servizio e rafforzarne la sicurezza, la sostenibilità economica e l'interoperabilità europea. L'accordo arriva in un momento cruciale, a pochi giorni dalla scadenza della precedente intesa, e rappresenta un compromesso necessario per evitare l'interruzione di un sistema utilizzato da oltre 41 milioni di cittadini italiani.
Nel solo primo semestre del 2025, SPID ha registrato circa 630 milioni di autenticazioni, confermandosi come uno degli strumenti digitali più diffusi e utilizzati in Europa. Secondo l'Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, quasi il 90% degli italiani che accedono a Internet possiede un'identità SPID, impiegata non solo per i servizi pubblici ma anche per accedere a portali bancari, assicurativi, di telecomunicazioni e utility.
Il nuovo accordo prevede l'istituzione di un tavolo tecnico permanente, incaricato di individuare misure di aggiornamento e strumenti per la verifica delle identità attive. Tra le novità, la possibilità per gli utenti di controllare gli SPID associati al proprio codice fiscale, in un'ottica di maggiore trasparenza e tutela contro gli abusi. L'obiettivo è mantenere la semplicità d'uso, rafforzando al contempo la fiducia degli utenti e l'allineamento con gli standard europei in materia di sicurezza informatica.
Sul piano economico è stato messo al centro il tema della sostenibilità. Dopo dieci anni di investimenti, i gestori SPID hanno richiesto un modello più equilibrato, affermando che esso è indispensabile per mantenere alta la qualità del servizio. Il Governo ha confermato nuovi contributi pubblici, ma ha anche aperto alla possibilità di «valorizzazione economica» della base utenti: in altre parole, la possibilità di introdurre un canone annuale, come peraltro alcuni già hanno fatto.
Parallelamente, SPID si prepara a estendere la propria applicabilità al mondo professionale e alle persone giuridiche, con l'obiettivo di semplificare l'accesso ai servizi digitali per imprese, studi, ordini e associazioni. Questa evoluzione dovrà essere compatibile con il futuro Digital Wallet europeo, previsto dal regolamento eIDAS 2.0, che punta a un'identità digitale che garantisca l'interoperabilità tra gli Stati membri.
Il rinnovo della convenzione non risolve proprio tutte le incognite sul futuro di SPID, ma ne consolida il ruolo nel breve e medio termine. In attesa del debutto del wallet europeo, il sistema italiano di identità digitale resta uno dei più ampiamente adottati tra quelli adottati dai Paesi europei, con una base utenti ampia e una rete di servizi in continua espansione.
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Homer S.