Come primo atto della sua Presidenza della Sardegna, Soru punta all'informatizzazione della pubblica amministrazione e a mettere in Rete i Comuni sardi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-07-2004]
Come avevamo facilmente previsto, Renato Soru è stato uno dei vincitori della recente tornata elettorale amministrativa ed è diventato Presidente della Regione Sardegna.
Dopo essersi dimesso da tutte le cariche in Tiscali, Soru ha affidato a un gestore indipendente l'amministrazione delle sue quote di maggioranza nella nota net-company.
E' una scelta a cui Soru non era obbligato e che non è nemmeno prevista dalla nuova legge sul conflitto di interessi, recentemente approvata dalle Camere, e che ricalca le leggi Usa sul conflitto di interessi, che prevedono il cosiddetto "blind trust".
Oltretutto, Soru aveva dichiarato pubblicamente che solo l'1% del fatturato di Tiscali, impresa multinazionale, ricadeva sulla Sardegna e che non c'erano possibili conflitti di interesse fra il suo ruolo di azionista di maggioranza di Tiscali e di futuro Presidente della Sardegna.
Il conflitto di interessi, negato ed esorcizzato dall'imprenditore e aspirante politico, è stata invece la prima buccia di banana su cui è scivolato il Soru Presidente regionale sardo.
Infatti, pochi giorni dopo la nomina della nuova Giunta da parte dello stesso Soru e la ripartizione delle deleghe (i compiti degli assessori), Soru avoca a sè la delega per l'e-government, cioè l'informatizzazione della pubblica amministrazione e il piano per mettere in Rete i Comuni sardi.
Lo fa togliendo questa delega a un assessore di provenienza Ds, cioè del partito più importante della coalizione, che immediatamente reagisce mettendo in evidenza l'inopportunità della scelta: il conflitto di interessi, fra la carica istituzionale e le alleanze, le relazioni palesi o occulte tra uno dei più grandi imprenditori europei di Internet e la realizzazione di una rete telematica pubblica regionale.
La vicenda dimostra anche il carattere autoritario e accentratore di Soru e la propria scarsa esperienza politica: non poteva ugualmente mettere a disposizione la propria competenza ed esperienza, senza per forza arrogare a sé questo affare?
Soru è un po' come Silvio Berlusconi, che fin dal '94 aveva promesso solennemente che, se fosse stato eletto premier, non si sarebbe mai occupato di Rai, di cui è il principale concorrente, e invece, se ne è occupato fin troppo: intervenendo in programmi, decidendo nomine dei vertici e allontanamenti di giornalisti.
Un modo peggiore per esordire nella sua nuova carriera politica Soru non poteva trovarlo, senza contare che Tiscali soffre di vicende borsistiche sempre più nere.
Se a Tiscali dovesse accadere qualcosa di brutto, dal punto di vista finanziario, nel 2005 per l'Italia sarebbe un colpo forte quanto Parmalat, anche senza drammi di quella portata o responsabilità penali, perché Tiscali più della stessa Parmalat rappresenta un'immagine dell'Italia, finora positiva.
A questo punto le conseguenze di immagine negative colpirebbero lo stesso centrosinistra, che ha adottato Renato Soru come uno dei suoi nuovi e promettenti esponenti più in vista.
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