Piantare il vostro vecchio telefonino e veder nascere un girasole? Dall'Inghilterra una proposta che tecnicamente suscita molta perplessità, ma che ha degli interessanti aspetti psico-sociali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-12-2004]
I tecnici dell'Università inglese di Warwick sostengono di aver sviluppato un involucro esterno per telefonini in materiale biodegradabile, con un piccolo seme incassato nella struttura. Una volta divenuto rifiuto, potrà essere piantato in un terriccio adeguato e, dopo essere stato decomposto, dare vita a un fiore, permettendo al seme di germinare.
I ricercatori sostengono che i cellulari sono gli oggetti più colpiti da obsolescenza tecnologica e moda, per cui il problema dei rifiuti diviene sempre più pressante. Il polimero utilizzato nasce da una ricerca condotta dal binomio PVAXX R & D e Motorola, oltre che dalla stessa Università.
Fin qui il comunicato. Inutile dire che la notizia suscita un mare di perplessità. I polimeri biodegradabili non sono nati oggi, e incassarvi dentro un seme non è frutto di ricerche, ma una possibilità offerta dalla natura: il seme non germina, e rimane in uno stato di quiescenza finché non viene a contatto con l'acqua.
Tuttavia, la proposta non appare del tutto da buttare, perché fa leva sulla psicologia. Da un lato i consumatori sono sensibilizzati su quello che accade al bene una volta scartato. Dall'altra i produttori, se aderiranno all'iniziativa, saranno costretti a lavorare con materiali atossici, che possano entrare nel terreno senza danneggiarlo.
Se son rose, è il caso di dire, fioriranno.
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