La filosofia del software libero e l'etica hacker sono gli ideali di riferimento del governo brasiliano, anche al di fuori del campo dell'informatica. In Italia invece la situazione è desolante.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-02-2005]
E in Italia? La situazione è desolante. Non solo da parte della maggioranza, che ha partorito la legge Urbani e le calorose accoglienze a "magic Bill", ma anche da chi si candida a guidare il paese dal 2006. Al congresso dei DS, Romano Prodi ha spocchiosamente snobbato l'Internet, un po' per canzonare la politica delle tre i dell'avversario, un po' per superficiale sottovalutazione del contesto sociale su cui si giocherà la politica futura.
Non si tratta di chiedere a Prodi di essere più o meno di sinistra, ma solo di aprire gli occhi e di pensare al domani. Oggi temi come diritti digitali, software libero e open source, etica hacker, banda larga pubblica, non incontrano le masse di elettori. Ma trascurarli ora significa pagare poi questa scelta scellerata.
Come già detto su Zeus News, chiediamo a Prodi se punta sull'Open Source, sull'e-government, sul telelavoro per ridurre i problemi dei trasporti, del traffico e dell'inquinamento. Chiediamo quale sarà la posizione del suo eventuale esecutivo nei confronti dei brevetti software, quelli farmaceutici, che cosa pensa della legge Urbani, e se intende affrontare la sfida della banda larga per tutti, con tariffe accessibili a tutti, senza favoritismi ai giganti come Telecom Italia.
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