Scioperano per otto ore i lavoratori di tutti i gestori telefonici fissi e mobili, per il rinnovo del contratto nazionale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-10-2005]
Ancora forti sono le distanze tra l'Asstel, l'Associazione delle imprese telefoniche, e Cgil-Cisl-Uil per il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre dello scorso anno.
L'offerta economica è stata finora di poco più di cinquanta euro, contro una richiesta di 100, che è ancora meno di quello che gli industriali metalmeccanici, con bilanci meno ricchi, hanno offerto alle loro controparti sindacali. Bisogna pensare che molte categorie di lavoratori pubblici e i lavoratori delle industrie alimentari hanno chiuso, recentemente, i loro contratti con aumenti in due anni intorno ai 96-98 euro.
L'Asstel continua a chiedere come pregiudiziale per aumentare le proprie offerte di avere mano libera rispetto alla flessibilità del lavoro, già troppo elevata nel settore. Il tema della flessibilità del lavoro e dell'uso spregiudicato che gli imprenditori vogliono fare della legge 30, detta anche Biagi, è uno dei temi che dividono maggiormente imprese e sindacati, non solo nelle Telco, ma anche negli stessi metalmeccanici e giornalisti, altre categorie in agitazione in questi giorni.
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