Sicuramente i più accorti tra di voi hanno notato il banner che campeggia in questi giorni nel nostro sito. A contrastare quanto asserito dallo sponsor, uno studio pubblicato lunedì afferma che gli amministratori di sistemi linux sono in grado di gestire più server di quanto non possano fare i loro colleghi targati Microsoft.

Impiegati di più di duecento società "clienti" del pinguino sono stati intervistati per lo studio "Get the Truth on Linux Management" (più o meno: "Valuta la verità su Linux"), commissionato dagli Open Source Development Labs (OSDL), e dal distributore linux Levanta. Forse, si dirà, un committente un po' parziale, ma, si sa, oggi si usa così, e non sono stati certo loro a cominciare.

L'agenzia indipendente Enterprise Management Associates (EMA) ha riscontrato che nei luoghi con meno di 100 server (l'85 % dello studio), ogni amministratore Linux gestisce in media 15 server, mentre gli amministratori Windows ne riescono a maneggiare soltanto 12.

Secondo EMA, il 95 % degli intervistati della sponda linux spende meno di 10 minuti la settimana per server smanettando su virus e spyware, e anche la sicurezza occupa meno ore-uomo rispetto ai server Windows, che in alcuni casi richiedono tempi doppi rispetto ai concorrenti.

Stuart Cohen, amministratore unico degli OSDL, è soddisfatto per aver dimostrato che, quanto a usabilità, Linux è almeno al livello di Windows: "Per troppo tempo, analisti strapagati hanno attaccato la facilità di gestione di Linux, alimentando la credenza che questo ambiente fosse in qualche maniera difficile o laborioso da gestire," dice Cohen.

Non tutti sono d'accordo con lo studio. Marty Kacin, direttore tecnico di KACE, prestigioso partner Microsoft, sostiene che gli amministratori possano gestire molti più server Windows rispetto a quanto riportato. "La tecnologia Microsoft attuale permette a un solo amministratore di gestire da 50 a 100 macchine". Probabilmente, secondo Kacin, i manager dovrebbero usare il pugno di ferro con quegli scioperati addetti EDP.