Le DirectX 8 sbarcano su BeOS

Il monopolio di Windows nel campo dei videogiochi per Pc potrebbe avere vita breve. E' infatti in fase avanzata di sviluppo da parte di V3X l'ottava versione delle DirectX per BeOS, in una soluzione gratuita.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-04-2001]

Finora, effettuare il porting di un software che utilizzasse le librerie DirectX richiedeva una riscrittura massiccia del codice: tali librerie esistono per Windows (e per la neonata XBox), per cui bisognava cambiare tutte le chiamate a funzioni delle librerie DirectX in chiamate a funzioni delle librerie usate nel sistema operativo verso cui fare il porting.

Ecco perché gli unici giochi per Windows che sono stati finora portati su altri sistemi operativi sono quelli che utilizzano librerie multipiattaforma, come le OpenGL. Tra questi si annoverano quelli della saga di Quake (e di questo dobbiamo ringraziare la ID Software, che è stata una delle prime gaming software house a rilasciare il codice sorgente dei propri prodotti), oppure Civilization: Call to Power.

Anche in questi casi, però, il porting richiedeva una riscrittura parziale del codice, in quanto bisognava modificare tutta la parte relativa alla gestione dell'input e del suono (le sopramenzionate OpenGL sono librerie soltanto grafiche).

Con questa nuova soluzione, invece, il porting sarà estremamente accelerato: invece che settimane, occorreranno giorni per effettuare il porting delle applicazioni, con buona pace dei videogiocatori BeOSiani. In effetti questo porting non è un porting nel senso classico della parola, per motivi facilmente intuibili: Microsoft difficilmente rilascerebbe il codice sorgente delle DirectX per agevolare un sistema operativo concorrente, specie in un settore come quello dei videogiochi, dove Windows regna ancora sovrano.

Ecco perché gli ingegneri di V3X hanno dovuto utilizzare un approccio del tutto differente: un layer di emulazione DirectX->OpenGL+API di BeOS, sotto forma di un file, D3D8.DLL, che in fase di compilazione di un programma traduce le chiamate alle funzioni delle librerie DirectX a chiamate a funzioni delle librerie OpenGL o delle API di BeOS.

Sempre a proposito di porting semplificati, alla V3X stanno anche sviluppando un tool di conversione automatica dei file di risorsa dal formato del Borland Visual C++ in codice per BeOS: d'ora in poi per ricreare l'interfaccia grafica di un programma per Windows su BeOS basteranno solo pochi clic!

Non c'è che dire, un bello scossone per Windows, ed un futuro roseo per BeOS nel campo del videogaming, almeno se le software house saranno tanto luminari da investire in esso.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Come vedi il futuro dell'umanità, in ambito scientifico?
Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

Mostra i risultati (1624 voti)
Maggio 2024
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
MS-DOS 4.00 diventa open source
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 6 maggio


web metrics