Una nuova legge per le intercettazioni

Non è necessaria alcuna nuova legge: tutto, infatti, è già abbondantemente scritto.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-06-2006]

Foto di Tom Denham

In questi giorni si sta parlando (anche troppo) del fenomeno delle intercettazioni, dell'abuso che si sarebbe fatto di questo strumento, dell'eccessiva divulgazione di parti riservate sui giornali, anche in riferimento a persone estranee alle indagini, dei danni che ne riceverebbe la privacy, l'immagine e la dignità delle persone coinvolte, e via dicendo.

Per questo sembra che il ministro Mastella voglia presentare, se non un decreto con carattere di operatività immediata, almeno un disegno di legge sul quale dovrebbero convergere tutte le forze politiche in Parlamento per arginare il fenomeno.

Ci pare invece che la materia delle intercettazioni sia già più che sufficientemente regolata in modo chiaro e adeguato alla tutela dei beni in gioco, senza bisogno che vengano emanate nuove regole che, come le "grida" di manzoniana memoria, poi non vengono mai applicate: sarebbe più che opportuno applicare le leggi esistenti, senza inventarne delle nuove.

Per esempio la divulgazione di atti coperti da segreto istruttorio e giudiziario è già severamente punita, sia per chi (giudice, avvocato, cancelliere, agente o ufficiale di polizia giudiziaria) divulghi le notizie coperte da questi segreti, sia per i giornalisti che lo facessero; in più ci sono le eventuali aggravanti di altri reati che potrebbero essere commessi nella violazione dei segreto, come l'accesso abusivo ai sistemi informatici, l'inquinamento e l'ostacolo alla giustizia, la corruzione di pubblico ufficiale, l'abuso di ufficio.

Oltre alle sanzioni penali per chi viola il segreto istruttorio e d'ufficio, esistono anche sanzioni disciplinari (che vanno fino alla radiazione) erogate dal Csm per i giudici, dagli ordini dei giornalisti e degli avvocati, dal rispettivo ministero per i cancellieri e gli impiegati, dai tribunali militari per i carabinieri e i finanzieri.

Quanti finora in Italia sono stati indagati e processati e condannati per questo reato? A che serve introdurre nuove pene se quelle già in essere, non lievi, non sono (quasi) mai state inflitte ad alcuno?

Il Garante per la privacy ha già stabilito più di un anno fa regole precise che obbligano i magistrati a "ripulire" i verbali delle intercettazioni da nomi e situazioni di persone estranee alle indagini, che obbligano i giornalisti a fare altrettanto nel caso di pubblicazione dei verbali, così come a vicende private e irrilevanti ai fini delle indagini degli stessi indagati, a evitare pubblicazioni parziali o distorte.

Allora perché queste regole non vengono fatte rispettare dall'Authority stessa, dal Csm, dall'ordine dei giornalisti? E anche prima la privacy deve essere fatta rispettare anche per i Vip in situazioni che coinvolgono persone che Vip non sono, o anche situazioni private di personaggi pubblici che per delicatezza non devono essere date in pasto all'opinione pubblica.

Quanto al fatto che le intercettazioni non possano essere effettuate a carico di parlamentari senza l'autorizzazione delle Camere, e tantomeno essere pubblicate, su questo si sono già espressi ripetutamente il presidente della Repubblica, il Governo, le stesse Camere e la Magistratura; ma certo questo divieto non può riguardare parenti, collaboratori o amici di parlamentari che parlamentari non sono.

Dunque non esiste oggettivamente un problema di nuove norme per tutelare meglio la privacy delle persone in fatto di intercettazioni. Esiste, invece, un problema culturale e politico: le intercettazioni vengono strumentalizzate nel dibattito politico da destra e sinistra, per attaccarsi e delegittimarsi reciprocamente; i magistrati le divulgano ad arte perché si sentono, a torto o a ragione, sotto lo schiaffo del potere politico; i giornalisti sono spesso troppo politicizzati o orientati al gossip.

Esistono poi problemi di larga e diffusa ipocrisia politica e sociale: si fa del sesso libero ma poi ci si erge a difensori della famiglia e, dopo, non piace che vengano a galla brutti vizietti; si pratica l'arte della raccomandazione come inevitabile ma poi non lo si vuole ammettere. Ma dalle intercettazioni viene fuori tutto.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (3)

{utente anonimo}
Mastella: l'oppio per i fessi. Leggi tutto
1-7-2006 18:47

{sibelius}
INESATTEZZE Leggi tutto
30-6-2006 20:25

{utente anonimo}
si dovrebbero aumentare le facoltà delle autorithy Leggi tutto
30-6-2006 11:18

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Come vedi il futuro dell'umanità, in ambito scientifico?
Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

Mostra i risultati (1624 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 25 aprile


web metrics