Dopo i litigi con Viacom e la concorrente MySpace a proposito della protezione dei diritti di autore, uno Stato australiano vieta in tutte le scuole l'accesso al popolare sito di video sharing.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-03-2007]
Lo Stato di Vittoria in Australia ha deciso di vietare l'accesso al sito di YouTube in tutte le scuole pubbliche dopo la condivisione di un videoclip relativo all'aggressione di una diciassettenne in periferia a Melbourne.
Ovviamente, alla notizia della restrizione hanno fatto seguito molte polemiche, in un senso o nell'altro. Da una parte si critica la semplicità con cui si possono mettere in onda brevi filmati anche realizzati con cellulari, dall'altra si osserva che il bullismo è ormai un fatto di costume e non verrà certo eliminato nascondendone le tracce e facendo finta che non esista; tanto più che i filmati irraggiungibili in ambito scolastico possono comunque essere visionati dal computer domestico.
Intanto giunge notizia di un accordo stipulato con la BBC, che prevede la messa in condivisione di ben tre canali distinti, di cui uno d'informazione e due di svago, uno dei quali esente da pubblicità. Il fine sarebbe di indirizzare sul sito della BBC una parte dei settanta milioni di naviganti che mensilmente visitano YouTube.
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