Il CEO di Microsoft non si stanca di ironizzare su chi riesce a inventarsi prodotti di successo, dall'iPhone a Gmail. Che sia soltanto questione di uva acerba?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-03-2007]
Nel corso di una recente intervista durante il programma Business News alla CNBC, alla domanda di cosa ne pensasse dell'iPhone rispondeva "E' il telefono più costoso del mondo, non interesserà gli utenti business perché non ha la tastiera e quindi non è un buon apparecchio per le email. Noi abbiamo la nostra strategia... Guardo a quello e dico che mi piace la nostra stategia. Mi piace molto".
Pochi giorni dopo, durante una conferenza alla Stanford Graduate of Business School a Palo Alto, patria di Google, ha cercato ancora di minimizzare il successo di quest'ultimo: "Mirano al raddoppio nel giro di appena un anno... per me, è una pazzia".
Ballmer ha continuato poi a riferirsi al concorrente come a un fenomeno senza avvenire, "anche se riesce a fare abbastanza bene delle cosucce simpatiche. Ma noi siamo un'altra cosa: noi puntiamo sulla robotica e non credo che un insieme sconclusionato di persone che lavorano ognuno per proprio conto possa arrivare a risultati apprezzabili".
La struttura strettamente gerarchica di Microsoft ha impiegato trent'anni per arriva all'odierna dimensione che conta 75.000 addetti, ha aggiunto Ballmer, come se fosse un merito e senza essere sfiorato dal sospetto che le proverbiali e onnipresenti falle in tutti i programmi possano in qualche modo derivare o essere enfatizzate da una errata organizzazione del lavoro.
Intanto Google, incurante degli attacchi, ha messo a segno un altro paio di colpi quanto meno a livello pubblicitario. Da un lato ha fatto filtrare voci secondo le quali sarebbe a buon punto le realizzazione di un cellulare avanzato ma basso costo, studiato -guarda il caso- proprio con Apple; dall'altro ha offerto gratuitamente le Google Apps alle Università in Kenya e Rwanda.
"Questo ci permetterà di unificare i servizi offerti alle istituzioni accademiche dei due paesi" ha commentato Albert Butare, ministro rwandese delle risorse energetiche e delle comunicazioni.
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