Apple rinuncia al DRM

Emi e Apple hanno stilato un accordo per vendere musica online rinunciando al Digital Rights Management. Ma i brani costeranno il 30% in più.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-04-2007]

Beatles

Apple ed EMI hanno annunciato grandi novità nel corso di una conferenza stampa congiunta tenutasi oggi a Londra presso il quartiere generale del gruppo. Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente e direttore generale Eric Nicoli, accompagnato dal co-fondatore di Apple Steve Jobs.

L'accordo permetterà ad Apple -forse non in esclusiva- di vendere versioni non protette dal DRM in catalogo tra quelle dell'editore musicale, che è tra i pesi massimi del settore e opera fin dai primi anni '60, distribuendo tra l'altro la raccolta Fab Four. Una fonte anonima ha espressamente escluso che l'offerta possa riguardare la produzione dei Beatles "almeno per ora".

Apple ha comunicato che i brani senza DRM della EMI saranno offerti a un prezzo di 1,29 euro ciascuno, contro i 99 centesimi degli altri brani.

"Daremo ai clienti iTunes la scelta - le versioni attuali delle nostre canzoni allo stesso prezzo di 99 centesimi, o nuove versioni delle stesse canzoni, senza DRM e con anche una qualità audio superiore, per soli 30 centesimi in più" ha affermato Steve Jobs. "Crediamo che i nostri clienti lo apprezzeranno e ci aspettiamo di vendere oltre la metà delle canzoni disponibili su iTunes in versione senza DRM entro la fine di quest'anno".

Le canzoni senza DRM acquistate su iTunes saranno codificate in AAC a 256 Kbps, il doppio rispetto all'attuale bit rate di 128 Kbps.

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Commenti all'articolo (4)

Il discorso è questo: sei disposto a spendere 1.20 dollari per un file compresso? Per quanto mi riguarda, tantovale comprarsi il cd che, oltre ad avere un bell'aspetto, è materiale e probabilmente costerà di meno o, al massimo, uguale all'equivalente digitale in vendita su itunes. Ovviamente se questa sarà la strada giusta lo deciderà... Leggi tutto
3-4-2007 12:29

Non mi pare che sia proprio così. Intanto è importantissimo che passi il principio ed è estremamente riduttivo portare le cose solo a livello di prezzo, anche ci sarebbero cose da aggiungere al riguardo. Poi dobbiamo cominciare a pensare che i negozi li avviamo in casa sul PC e, per strada, sul palmare e sul videofonino; al massimi in... Leggi tutto
3-4-2007 08:58

Rispetto a un mondo fermo a 20 anni fa, sicuramente Jobs ha fatto un bel passo avanti. Ma vendere una canzone priva di supporto, compressa (per quanto la qualità sarà più alta) a oltre il dollaro l'una, è semplicemente un furto. Rischiano di tenere basse le vendite di queste canzoni. O forse lo fanno volontariamente proprio per trovare... Leggi tutto
3-4-2007 08:42

{pippolo}
bravo jobs Leggi tutto
2-4-2007 23:06

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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