Con l'acquisizione di GreenBorder, la casa di Mountain View si prepara a contrastare codici malevoli per gli utenti di Google Apps, la suite per l'ufficio online.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-05-2007]
A differenza di altri programmi antivirus, GreenBorder non combatte direttamente i virus o il malware in genere, ma agisce piuttosto come un firewall che si frappone tra l'applicazione web e il codice aggressivo; ciò impedirebbe furto d'identità o di password o comunque la diffusione dei dati personali o riservati. Queste almeno le affermazioni di Bernard Harguindeguy, patron della ditta che produce l'omonimo programma.
In sostanza GreenBorder si installa allo start-up di Windows e poi resta in memoria, pronto a lanciare una sessione virtuale ogni volta che si contatti un sito web o si inizi a chattare con qualcuno. Ciò crea una sorta di divisione insormontabile tra l'applicazione e il sistema operativo allo scopo di impedire al malware di installarsi sul Pc.
Tuttavia GreenBorder non è un vero antivirus, ma piuttosto un prodotto complementare, superiore per tanti versi a programmi tradizionali per quanto riguarda gli attacchi provenienti dal web perché non lavora sulla base di elenchi di "firme" virali o di una ricerca euristica segnalando probabilità di rischi d'infezione; ma è assolutamente non risolutivo quando l'attacco proviene ad esempio dall'interno dell'intranet o magari da un dischetto o una chiave Usb contenente un virus.
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