Nabaztag/tag, il cyberconiglio di seconda generazione

Prodotto dalla francese Violet, il nuovo coniglio Wi-Fi e Rfid sta diventando un oggetto di culto (anche se un po' inquietante).



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2007]

NB

Paul Saffo, il guru direttore dell'Istituto per il Futuro di Palo Alto in California, aveva predetto che "la prossima ondata tecnologica investirà il mercato della robotica di massa"; e pare ci abbia azzeccato anche questa volta.

Una giovane impresa, guidata dall'ex proprietario di Ozone, Rafi Haladjian, distribuisce da pochi mesi la versione riveduta e corretta di un coniglietto ipertecnologico. Sotto le mentite spoglie di un simpatico soprammobile, è in grado di fare un mucchio di cose, come comprendere gli ordini e comunicare con l'ambiente che lo circonda.

Proprietario della Violet unitamente a Olivier Mével dal 2003, Haladjian insiste sull'idea che, grazie alla miniaturizzazione dei componenti, qualsiasi oggetto possa essere dotato delle funzionalità proprie dei PC, spesso evolute rispetto alla stragrande maggioranza delle macchine in commercio.

Detto fatto, in meno di due anni nasce Nabaztag, che in armeno vuol dire appunto coniglio; l'animaletto ha due grandi orecchie mobili, sa parlare e dare informazioni su borsa, meteo e stato del traffico; legge anche i feed RSS, ma per forza di cose deve passare dal web per ricevere istruzioni.

La mancanza di vera interattività è però di breve durata, poiché da pochi mesi è nei negozi la versione migliorata contrassegnata dal suffisso tag, cioè etichetta. Questa nuova generazione è in grado perfino di leggere le etichette RFID (Radio Frequency Identification), cioè quei microchip nati per monitorare attività e spostamenti e che possono persino essere impiantati sottopelle.

Basterà così acquistare un certo numero di chip, programmarli e... inventarsi i servizi che possono essere resi in automatico, dalla segreteria alle comunicazioni personali, dalla lista della spesa alla programmazione delle vacanze.

La connessione all'Internet avviene ovviamente in Wi-Fi e ad alta velocità, ma accetta e dà informazioni anche se il computer è spento; parla e suona, capisce gli ordini, in qualche misura è dotato di autoapprendimento: gli ideatori affermano che sia in grado di acquisire comportamenti e proporre soluzioni in base ai comandi impartiti nelle precedenti occasioni.

La maggior parte dei servizi è gratuita, altri invece sono a pagamento e disponibili presso il sito della Violet; il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 135 euro, ma sono disponibili vari gadget e funzioni aggiuntive che possono farlo aumentare anche notevolmente.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)


{matteo}
ho acquistato un nabaztag, sono amareggiato Leggi tutto
5-10-2007 20:07

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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