Il nuovo sistema operativo di Microsoft sembra infine adeguato alle necessità, avendo migliorato le routine di sicurezza, ma altri problemi si profilano all'orizzonte.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2007]
I maggiori attacchi alla sicurezza di un computer arrivano dalla connessione in rete e ormai solo occasionalmente un virus o altro malware può tentare di accedere attraverso un supporto rimovibile infetto.
Tenendo conto di ciò, Internet Explorer è stato quasi interamente ristrutturato; anche il kernel di Windows Vista adesso non permette al suo browser di accedere alle risorse del sistema operativo, in modo da rendere molto più difficili i futuri attacchi mediante le eventuali falle rilevate successivamente.
Anche le reti interne d'ora in avanti dovrebbero risultare meno aggredibili, perché Vista impedisce l'accesso al client che dovesse risultare "non sicuro" anche solo per non avere aggiornato l'antivirus; ovviamente l'esclusione riguarderà principalmente i casi in cui venga riscontrato un malware attivo. Comunque l'idea in sé non è malvagia, tenuto conto della scarsa attenzione che di solito gli operatori prestano alle questioni legate alla sicurezza.
D'altra parte le misure di sicurezza non si fermano qui; le applicazioni non Microsoft non potranno più accedere al kernel o ad altre componenti del sistema operativo, mentre le applicazioni Microsoft subiranno un controllo del codice per verificare che non sia stato alterato mentre le istruzioni isolate non potranno interagire con il sistema operativo.
Tutte queste routine che di continuo operano dietro le quinte, provocano quel generale ridimensionamento della velocità di elaborazione, che è stato notato sin dalla presentazione di Windows Vista, specialmente sulle macchine più datate e su quelle più prossime ai requisiti minimi indicati dal produttore; ma è lo scotto da pagare alla sicurezza.
Non è poi detto che una macchina su cui sia installato il vecchio ancorché valido XP Professional sia più veloce quando la memoria è sovraccaricata da programmi residenti, a cominciare da antivirus e filtri per il malware.
L'aspetto meno simpatico e forse ricercato della soluzione Microsoft è che a un sistema operativo proprietario dovranno tendenzialmente essere abbinati software dello stesso produttore e non solo per motivi legati a valutazioni personali.
Infatti la gestione della sicurezza e le garanzie di buon funzionamento saranno sempre più strettamente vincolate alle scelte dettate dalle routine di sicurezza del kernel e della protezione del registry; con buona pace dell'open source, che in tal modo potrà persino non funzionare regolarmente o essere presentato come possibile veicolo d'infezione.
Forse dovranno adeguarsi anche i responsabili della libera concorrenza sui mercati, che si vedranno opporre impossibilità tecniche a variare i controlli di base che garantiscono la corretta gestione e la sicurezza del sistema operativo.
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