Un passeggero con il telefonino filma la scena a bordo dell'aereo Ryanair in cui scoppia un parapiglia a causa di un grande coccodrillo di peluche. La polizia lo identifica, ma è legale?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-11-2007]
A Roma un aereo della Rynair diretto a Milano ritarda la partenza a causa di uno scontro fra hostess e comandante e una passeggera: questa aveva portato a bordo un enorme coccodrillo di peluche e pretendeva di farlo viaggiare accanto a lei, l'hostess pretendeva che scendesse e il comandante non ha voluto decollare con il coccodrillo a bordo.
A questo punto i passeggeri si sono divisi fra quanti volevano partire subito, spostando il coccodrillo nei posti vuoti in fondo all'aereo e quanti lo volevano far scendere obbedendo al comandante e alla hostess; per questo è intervenuta la Polizia di Frontiera. Un passeggero ha voluto riprendere tutto con il proprio telefonino: non capita tutti i giorni una cosa del genere. Ma la polizia lo ha voluto identificare.
Perché la Polaria in quella situazione ha voluto identificare un innocente videomaker? Non è un reato filmare peluche in aereo, se l'aereo è fermo sulla pista, poichè è proibito l'uso di strumenti elettronici e dei telefonini solo in volo e nelle operazioni di decollo ed atterraggio, quando lo ordina il comandante attraverso gli assistenti di volo.
Non si può filmare un'operazione di polizia di questo tipo? Perché? Quale rischio corrono gli agenti impegnati? Essere oggetto di rappresaglie da parte di trasportatori di peluche?
Per finire l'opera, sarebbe bella un'interrogazione parlamentare al ministro Amato che definisse se, nell'identificazione dell'innocente titolare del videofonino, si sia andati o meno oltre i limiti di legge.
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