Prestare denaro on line con Boober

Condizioni migliori, senza le banche: è questo lo slogan della piattaforma online che permette ai prestatori di scegliere i progetti preferiti, riducendo al minimo i rischi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-01-2008]

fotolia

Abbiamo parlato alcune settimane fa di Zopa, la piattaforma per i prestiti online. Dall'Olanda è arrivata anche in Italia Boober, un'altra piattaforma di social lending, cioè la possibilità di prestare o farsi prestare dei soldi saltando i canali tradizionali dell'intermediazione.

Con Boober si possono scavalcare banche e finanziarie tramite gli scambi da persona a persona, sfruttando la Rete, ma usufruendo di garanzie simili a quelle delle istituzioni finanziarie (per i prestatori) e di tassi più bassi (per chi si fa prestare i soldi).

Boober è promossa da Centax, la società che da molti anni svolge il ruolo di banca dati che garantisce gli assegni con cui si pagano gli acquisti nei negozi.

La caratteristica che distingue Boober da altre piattaforme già operative in Italia è il fatto che è il prestatore che sceglie sul web in piena libertà a chi prestare i soldi, anche se con piccole quote per frazionare il rischio; si tratta comunque di persone di cui Boober.it ha accertato l'affidabilità e assegnato un tasso di rischio.

In pratica l'identità di chi chiede un prestito rimarrà sempre coperta dal nickname, ma le motivazioni di chi chiede il prestito saranno esposte, con il massimo della trasparenza, sull'homepage del sito; chi ha chiesto il prestito vedrà man mano quanti scelgono di finanziare il suo progetto, fino alla copertura integrale della cifra richiesta: le motivazioni sono le più varie, per esempio l'acquisto di nuovo Pc, di una cameretta per i bambini o un corso di formazione.

In questo modo si stimola al massimo l'incontro tra persone e il rapporto diretto (e non freddo) sia pure rimanendo in parte anonimo, con piccole spese di adesione: nemmeno dieci euro per chi presta, nemmeno venti euro per chi chiede il prestito. A questi bisogna aggiungere un euro e mezzo per ogni rata di rimborso.

Per aderire bastano le coordinate bancarie del proprio conto corrente (anche postale) e il codice fiscale. Prestiti legati a categorie di rischio più bassi della media del mercato e facilità di adesione completano questo nuovo esempio di peer to peer applicato alla finanza.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (3)

Stroncata prima che lo facesse qualcun altro, uhm...
5-12-2023 14:49

bè allora quel che dicevo nn era troppo irrealizzabile ... ehhee.. il rischio c'e ma può essere quasi un investimento (per chi ha un po di soldi da parte) , data la gente che quotidianamente si fa finanziamenti per acquistarsi sia un misero ipod sia per acquistarsi un auto o qualcosa di piu importante
7-2-2008 14:50

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