L'avevano denunciato per violazione del copyright; ma prima di arrivare a un processo che rischiano di perdere, hanno finto di dimenticare il tutto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2008]
Circa tre anni fa Alexander Hanff era stato citato in giudizio dalla Mpaa (l'associazione delle case cinematografiche americane) per - come al solito - violazione di copyright.
A suo tempo il caso aveva avuto una certa eco a causa delle questioni che sollevava: può titolare di un dominio che ospitava forum contenenti link a materiale illegale essere ritenuto responsabile per quanto avveniva? Il fatto di ospitare link (e non i film veri e propri) costituisce reato? Può la Mpaa perseguire al di fuori degli Stati Uniti?
Quali che siano le risposte a queste domande, il sito nel 2004 aveva chiuso; Hanff aveva lavorato per un po' per la Bbc e infine era stato licenziato per avere una concezione del diritto d'autore diversa da quella dei suoi datori di lavoro. Intanto, la causa avrebbe dovuto proseguire con un'audizione di fronte a un tribunale nel dicembre del 2005.
Non bisogna infatti scordare che le minacce avanzate dai legali dell'associazione erano decisamente esagerate, probabilmente al solo scopo di spaventare l'accusato. Un giudice, però, non si sarebbe certo fatto impressionare.
Non molti giorni fa, infatti, a un avvocato francese che aveva minacciato alcuni condivisori di file protetti da diritto d'autore è stato vietato di esercitare la propria professione per sei mesi a causa delle aggressive intimidazioni contenute nelle lettere inviate ai denunciati al fine di ottenere un pagamento.
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