La Bsa si scaglia contro chi scambia software col P2P

Nonostante migliaia di ingiunzioni di chiusura, lo scambio di software online non sembra cedere terreno tanto facilmente. E intanto The Pirate Bay raggiunge i tre milioni di utenti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-10-2008]

Bsa pirateria software BitTorrent The Pirate Bay

La Business Software Alliance, sempre in prima fila per ovvi motivi nella lotta alla pirateria del software, ha presentato i risultati della propria attività nei primi sei mesi del 2008.

Lamentando perdite pari a 525 milioni di dollari causate per lo più dai tracker BitTorrent, i membri della Bsa sono orgogliosi di aver segnalato quasi 50.000 casi di file condivisi illegalmente, per i quali hanno chiesto la rimozione.

Più di 630.000 persone, invece, sarebbero coinvolte nello scambio di software illegale attraverso siti web e reti peer to peer.

La Bsa, inoltre, ha dichiarato di aver fatto chiudere a eBay e siti analoghi, nel solo 2007, 13.800 aste che avevano per oggetto più di 50.000 software illegali, per un valore totale di 13,3 milioni di dollari.

In tutti questi numeri mancano quelli relativi alle cause vinte: non si dice quanti individui siano stati perseguiti con successo per aver venduto o condiviso del software online.

Qualcun altro, intanto, sta festeggiando; The Pirate Bay ha affermato di aver ormai raggiunto i tre milioni di utenti registrati. Difficile che la Bsa si congratuli per il risultato.

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Commenti all'articolo (4)

La BSA faccia il suo lavoro finchè si tratta di fermare il software illegale o cose del genere e fa bene. C'è gente che paga il software e sapessi come gli gira sapere che lo stesso programma viene usurpato furbamente a titolo gratuito da utenti maldestri che credono di farla alle aziende produttrici ma si sa che alla fine queste... Leggi tutto
7-10-2008 22:49

appunto, l'hanno dimostrato?? io ricordo che prima di internet e la banda larga molti, ma proprio molti, acquistavano i floppy disk con i sacchetti del supermercato per poi andare a casa e farsi le copie dei programmi degli amici. Non c'è come una community "motivata" per far andare avanti questo tipo di "catene"
7-10-2008 20:17

E che commento vorresti aggiungere? :wink: p.s. ma perché deve essere consentito "scagliarsi"? Ci sono sempre più lobby, che si "scagliano" contro qualcuno o qualcosa, con motivazioni non vere, o fraintese (es. ricordo un'associaizone che sostiene di rappresentare i genitori che diceva che i cartoni animati... Leggi tutto
7-10-2008 19:48

Potevamo lasciare questa notizia senza commenti.... ma no di certo!
7-10-2008 18:54

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
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